Celiachia in Italia: le novità tra tetti di spesa, diagnosi e falsi miti

La celiachia è un problema sempre più diffuso e conosciuto, che fa registrare in Italia diversi nuovi casi ogni anno. Se da un lato gli italiani oggi conoscono meglio questo disturbo, dall’altro c’è ancora tanta strada da fare in termini di corretta informazione, anche per evitare soluzioni fai da te che possono essere pericolose.

 

Numeri, sintomi e altre informazioni utili

 

La celiachia è una malattia difficile da studiare, nonostante i tanti progressi della ricerca scientifica, che alle volte può rimanere latente anche per anni, salvo poi palesarsi all’improvviso. Fra i sintomi più comuni dell’intolleranza al glutine si trova la comparsa di effetti dermatologici come le afte, gli arrossamenti localizzati e un forte prurito alla pelle. Anche i problemi addominali e intestinali rientrano in questa lista, insieme ad altri disturbi come l’accumulo di gas e l’anemia. Da non dimenticare anche gli effetti sull’umore, come l’irritabilità e la depressione.

Studiare i sintomi è importante, soprattutto per giungere ad una diagnosi che sia corretta e affidabile. Questo perché in Italia si stima un dato allarmante: pare che l’80% dei casi di celiachia non sia ancora stato diagnosticato. A fronte dei 200mila casi registrati ogni anno in Italia, infatti, si pensa che il totale possa facilmente arrivare a quota 600mila.

Studiare la celiachia è importante anche per un altro motivo: chi non soffre di intolleranza al glutine, non ha alcun bisogno di eliminare questa proteina dalla propria dieta. Al contrario, questo atteggiamento adottato da circa 6 milioni di italiani potrebbe anche produrre effetti negativi sull’organismo, visti i tanti falsi miti.

 

Celiachia fra falsi miti e novità nel settore

 

Iniziamo dicendo che, oggi, per chi soffre di celiachia è sempre più facile trovare nuovi alimenti per una dieta gluten free: basti pensare ai prodotti senza glutine presenti in catene come la Coop che ora possono essere acquistati anche online. Per quanto concerne i falsi miti, ci sarebbe molto da dire: intanto si parla di 6 milioni di italiani che mangiano prodotti privi di glutine senza avere alcuna necessità di ciò, per via di alcune credenze popolari molto pericolose.

C’è chi pensa che il gluten free faccia perdere peso o favorire le prestazioni negli sport, e invece non è affatto così. Lo spiega il gastroenterologo Mauro Bruno, secondo cui una dieta priva di glutine in realtà impoverisce l’organismo, portando a pericolose carenze come quella di ferro, di altri minerali e di grassi saturi.

Con il nuovo anno c’è anche un’altra novità per chi soffre di celiachia: ci sono nuovi tetti di spesa che variano in base alle fasce d’età e al sesso.

 

La celiachia, dunque, va studiata per vari motivi, prima di tutto per capire come condurre un’alimentazione sana in presenza di intolleranza al glutine, senza rischiare di perdere nutrienti fondamentali quando non necessaria.

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