lunedì , Gennaio 13 2025

La nuova rete ospedaliera siciliana in provincia di Enna

E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione la nuova rete ospedaliera siciliana, che recepisce le ultime indicazioni provenienti dal ministero della Salute. Il Ferro/Branciforti/Capra rientra ancora (e non si capisce perché) nella categoria “ospedale di Zona Disagiata”. Classificazione non rispondente appieno ai dettami normativi di fatto non si trova isolato o in isole minori e non dista molto dalle strutture sanitarie meglio attrezzate pur essendo in zona di montagna. Vani per tanto sono risultati i tentativi del C.C., che in data 27/7/2018, chiedeva di individuare per il nosocomio leonfortese tutta una serie di specialità, strutture e servizi atti a promuoverlo a ospedale di base. L’ F/B/C manterrà i posti letto già dati, ma non avrà alcun miglioramento nei servizi. In termini numerici Piazza Armerina e Nicosia hanno avuto, rispetto alla precedente programmazione, un incremento dei posti letto, la prima di 10 e la seconda di 20 ed hanno avuto garanzia di mantenimento delle branche specialistiche. Leonforte invece non ha ricevuto nessuna unicità.
La comunità accetterà tutto questo? L’amministrazione proverà a far valere le proprie ragioni contro il governo regionale, anche tramite il TAR, impugnando il decreto? E qualora continuassero queste condizioni cosa si farà? Verrà attivato il PTE secondo il programma elettorale di Barbera? Il Pronto Soccorso secondo, la previsione attuale, resterà, ma senza i reparti essenziali. Gli stessi servizi necessari erano e sono inadeguati, la radiologia funziona a singhiozzo, poche ore al giorno. Come si affronteranno le urgenze? Il personale presente oggi è esiguo e non riesce a garantire le cure appropriate. Sono stati rispettati, domandiamo, gli standard minimi previsti dalla legge per la piena funzionalità della struttura? Potranno garantirsi cure appropriate e servizi efficienti?

per cui: assegnati all’Asp di Enna un totale di 539 posti letto, 107 in più rispetto al passato. Nel bacino Agrigento-Caltanissetta-Enna, l’Umberto Primo rimane Dea di primo livello, l’assessore Razza ha precisato di non chiudere i piccoli presidi di provincia dunque rimangono presidi di base il Basilotta di Nicosia ed il Chiello di Piazza Armerina mentre il Ferro Capra Branciforte di Leonforte rimane classificato come “presidio di zona disagiata”, dunque, almeno nel medio periodo, è prevista una tutela delle piccole strutture ospedaliere. Inoltre, Enna, unica provincia siciliana a non possederla, avrà sul territorio due Emodinamiche, la prima con realizzazione immediata all’Umberto I dove esiste già una realtà consolidata di Cardiologia interventistica che aprirà il passo a Nicosia, che diventa il secondo centro.




a cura di Gabriella Grasso

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