Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato, ai sensi dell’art. 87 della Costituzione, tre Decreti di concessione della grazia per Franco Antonio Dri di 78 anni, Giancarlo Vergelli di 88 e Vitangelo Bini di 89. Franco Drì uccise il figlio tossicodipendente, Giancarlo Vergelli e Vitangelo Bini le mogli malate di Alzheimer.
Il Quirinale ha fatto sapere che “nel valutare le domande di grazia, in ordine alle quali il Ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria ha formulato avviso non ostativo, il Presidente della Repubblica ha tenuto conto dell’età avanzata dei condannati e delle precarie condizioni di salute dei medesimi, dei pareri favorevoli espressi dalle autorità giudiziarie nonché delle eccezionali circostanze in cui sono maturati i delitti, evidenziate nelle sentenze di condanna”. Storie di cittadini abbandonati dallo Stato. Storie di persone sole dinnanzi a drammi familiari inconciliabili con la vecchiaia e le possibilità economiche e sociali. Quante famiglie possono accudire un malato di Alzheimer senza alcun aiuto e nel comune disinteresse? Un vecchio acciaccato e con una miserabile pensione come può curare e assistere ogni ora del giorno, tutti i giorni la moglie, bisognosa di essere imboccata, lavata, cambiata, alzata, spostata da una camera all’altra; come può solo fare la spesa, andare dal medico almeno una volta alla settimana, gestire le utenze e somministrare la terapia alla compagna che si spegne giorno, dopo giorno? Lo Stato dovrebbe potenziare l’assistenza sanitaria invece che insistere con un’ipocrita e insufficiente presenza.
Gabriella Grasso
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