L’esito del voto in provincia di Enna del 26 maggio per l’elezione del parlamento europeo ha diverse chiavi di lettura non in contraddizioni tra di loro ma complementari. Per coglierne il significato, normalmente si fa il confronto dei risultati dell’ultima elezione con quelli della penultima dello stesso tipo. Questa volta l’esito delle elezioni europee 2019 non si fa con quello delle europee del 2014, ma con l’esito delle elezioni nazionali di un anno fa. C’è la ragione che spiega perché si fa questo confronto: non si è votato solo per eleggere il parlamento, ma si è votato anche tenendo conto dell’esperienza del governo Lega- M5S, che da un anno guida il paese. Un‘esperienza di governo rivelatasi disastrosa per il M5S, che in un anno dimezza i suoi voti scendendo dal 32,7% delle politiche del 2018 al 17,06% delle europee di quest’anno. Chi ci ha guadagnato è stata la Lega di Salvini, che in un anno raddoppia i consensi ottenuti passando dal 17,4% delle politiche del 2018 al 34,26% delle europee del 2019. In provincia di Enna i risultati delle elezioni non indicano questo sorpasso della Lega sul M5S, ma confermano la tendenza al riequilibrio dei rapporti di forza tra i due sottoscrittori del contratto di governo stipulato un anno fa. Un contratto di governo che di fatto è un’alleanza di governo tra due forze politiche di cui l’una, la Lega, ha una forte identità mentre l’altra, il M5S, non si sa cosa sia. In provincia di Enna il M5S rimane il primo partito con il 35,39% di voti alle europee 2019, ma rispetto al 45,76 delle politiche del 2018 scende di 12,37 punti percentuali. La Lega di Salvini, invece, aumenta di 13,94 punti percentuali passando dal 4,69% delle politiche dello scorso anno al 18,65% delle europee di quest’anno. C’è un’equivalenza aritmetica tra la diminuzione percentuale dei voti del M5S e l’aumento di voti in percentuale della Lega. Ma non tutti i voti persi dal M5S in provincia di Enna sono andati alla Lega. Anche se un’analisi dei flussi elettorali in uscita e in entrata non è stata ancora fatta, credo che si possa ragionevolmente affermare che molti elettori di destra del M5S hanno votato la Lega di Salvini alle elezioni europee. Di Maio pensa che il M5S non sia né di destra né di sinistra, ma tra gli elettori del suo movimento ci sono elettori di destra e di sinistra. Questa volta, buona parte degli elettori di destra ha preferito la Lega di Salvini, che è dichiaratamente un partito di destra con un solido radicamento territoriale e sociale nelle regioni italiane economicamente più forti e in espansione anche nelle regioni meridionali. La Lega ha eroso anche il consenso elettorale di Forza Italia in provincia di Enna. Quel 3,19% di voti in meno che Forza Italia ha perso, ad intercettarlo è stata la Lega. Forza Italia scende in un anno al 15,44 % delle europee 2019 dal 18,63% delle politiche del 2018. Non sono andate male le elezioni europee nell’ennese per i Fratelli d’Italia, che dal 3,19% dello scorso anno sale a 5,77% di quest’anno. Partiti e movimenti di estrema destra, come casa Pound e Forza Nuova, insieme sono al disotto dell’1%. Il Pd migliora di 3,28 punti percentuali passando dal 15,61% delle politiche 2018 al 18,89% delle europee 2019. Sull’esito dell’una e l’altra competizione si fa sentire il peso di un irrisolto conflitto interno al Pd, che non ha più i riferimenti sociali e culturali che aveva il partito da cui trae origine. Ha certamente beneficiato della decisione di Art. 1, che alle politiche 2018 si era presentato in coalizione con altre formazioni di sinistra ‘Liberi e uguali, di votare Pd in queste elezioni europee 2019. Alle politiche 2018, in provincia di Enna, ‘Liberi e uguali’ ha ottenuto il 3,31% di voti. ‘Liberi e uguali’, nelle intenzioni dei suoi promotori, avrebbe dovuto recuperare gli elettori di sinistra che erano rifluiti nell’astensionismo e quelli che votavano per il M5S. Obiettivo che non è stato raggiunto, come dimostra il modesto risultato conseguito e la scelta di Art. 1 di tornare a votare Pd perché sono in molti gli elettori di sinistra che non votano o, se vanno a votare, votano M5S. Alle europee non c’è più ‘Liberi e uguali’, ma la ‘La Sinistra’ che raccoglie l’1,20% di voti. Irrilevante è il risultato ottenuto in provincia da altre formazioni di sinistra, come Partito comunista, ambientaliste come Europa verde ed europeiste come + Europa. Tutti insieme non superano il 2%. Ma c’è un altro dato che deve far seriamente riflettere. E’ un dato che apparentemente non ha nulla a che fare con l’esito del voto delle europee in provincia di Enna, ma che invece può aiutare a capirlo. Vuol dire qualcosa il fatto che alle politiche del 2018 gli elettori in provincia di Enna erano 175.939 mentre alle europee del 2019 gli elettori sono stati 156.667, cioè 19.272 in meno. Come voglia pure dire qualcosa anche il fatto che nel 2018 i votanti furono 113.493, cioè il 64,51% degli elettori, mentre alle europee del 2019 hanno votato 54.438, cioè il 34,75% degli elettori.
Silvano Privitera
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