mercoledì , Ottobre 9 2024

Maestre violente

A Nicosia una maestra è indagata perché violenta. Parole come “presunto” o “sospetto”, parole necessarie negli accertamenti, riguardano solo i malavitosi o i femminicidi, le maestre no. La maestra violenta in questo momento storico serve a veicolare l’idea della telecamera necessaria in aula per verificare l’ortodossia didattica e l’isteria in menopausa, alimentando l’idea di una scuola insicura e poco formativa specie se affidata alle femmine. Negli ultimi cinque anni vi è stata un’esplosione di (presunti) casi di maltrattamenti a scuola a opera di “vecchie” maestre incapaci di seguire classi numerose di ologrammi iperattivi, accessori di papà e mamme bisognosi di conferme.

CCTV Security monitoring student in classroom at school.Security camera surveillance for watching and protect group of children while studying. (CCTV Security monitoring student in classroom at school.Security camera surveillance for watching and prot
Maestre indagate come i mafiosi da forze dell’ordine, che nulla conoscono dell’ambiente scolastico. La maestra è nell’immaginario collettivo passata da mammina accudente a megera sadica. Il MIUR è impegnato a osteggiare l’educazione affettiva e perciò tace… e la scuola crolla. Ora però ci penserà Salvini. Dopo la riscrittura del palinsesto Rai e l’eliminazione della scorta a Saviano, Salvini creerà il Ministero dell’Educazione Nazionale e realizzerà un’organica riforma della scuola per formare il cittadino modello: ubbidiente e xenofobo.

Gabriella Grasso

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