“Moralità, Moralità, ma dove sta? Ma dove sta?” Forse è questo il nuovo slogan da proporre a questo movimento-partito-assembramento di persone che ha fatto sognare milioni di italiani. Solo che il sogno, ormai è sotto gli occhi di tutti, è un incubo. Ma procediamo con ordine, mettendo la premessa di non essere un elettore del PD (perché ora difendere un’ideologia è diventata qualcosa di cui vergognarsi, per non dire spaventarsi… ma tanti anni fa non era anche così?). Partiamo dalla notizia che al momento è sulla bocca di tutti, ovvero l’Olimpiade di Milano e Cortina del 2026 e quindi i complimenti, nientepopodimeno, del Sindaco di Roma Virginia Raggi. Sperando che ci faccia e che non ci sia, nel ricordo di quel suo blocco sdegnato alle Olimpiadi di Roma, come anche, ricordiamo, il no del Sindaco di Torino Appendino (sempre di quel club) su una partecipazione tripolare alle Olimpiadi Invernali del 2026. Per ciliegina sulla torta anche Topo Gigio Di Maio ha esultato. Spero davvero che ci facciano. Il danno, soprattutto morale, che è stato fatto a Roma con quella candidatura ritirata è incommensurabile, perché l’Olimpiade (che può portare con sé debiti e quant’altro… ma questo dipende dalla gestione e pensare una cosa del genere a priori significa autodefinirsi incompetente e quindi, chiudendo il cerchio, una bella dimissione ci starebbe per creare una gestione quantomeno più competente) è un evento di richiamo mondiale e con un volare simbolico immenso. E non dimentichiamo la celeberrima votazione sulla piattaforma Rousseau (quello vero si starà rivoltando nella tomba) da parte di un numero di persone che non rappresenta neanche la metà della provincia di Enna sulla immunità da concedere a Salvini. Lasciando stare il quesito e la forma dello stesso dove il No vuol dire Sì e il Sì vuol dire No (ma questo il superacculturato popolo pentastellato non ci fa caso essendo tutti come minimo laureati in giurisprudenza presso la prestigiosa Università della Vita con Master presso l’Ateneo di Facebook), la cosa che sconcerta è duplice: da un lato l’uso del popolo (che chiamano “democrazia diretta” come tempo fa si definiva pace il deserto) per giustificare la perdita di credibilità (“Noi siamo per i processi, ma il popolo ha detto così quindi ascoltiamo la volontà del popolo”), ma la cosa più grave è la evidente strumentalizzazione “scientifica” dello stesso popolo, dinnanzi ad un quesito mal posto e che, vorrei capire, secondo quale informazione ciascun votante abbia potuto esprimere la propria (non dimenticherò mai quando ad un colloquio un ragazzo mi fece il nome di Trump chiedendogli il capo delle forze armate italiano. E se questo ha votato?). Ma vabbè, è lampante l’attaccamento alla poltrona di questi signori, talmente tanto attaccati da voler per giunta eliminare il limite dei due mandati. Ma attenzione! Sono pur sempre degli ambientalisti! Talmente ambientalisti che hanno messo il mancato introito per rifornimento carburante (e quindi consumo e quindi inquinamento) per bloccare la costruzione della Tav (che, fortunatamente, con l’Olimpiade, è quasi certo che si farà). Ma vabbè… piccoli particolari. E lasciamo perdere anche questo reddito di cittadinanza che, per come impostato, svuoterà il Sud (dato che la terza offerta è per tutta Italia). Quel Sud Cornuto che non ha mai capito l’importanza negativa delle invasioni e delle colonizzazioni dagli Arabi ai Normanni al 61 a 0 di Berlusconi fino all’en plein grillino e che adesso sta incominciando anche a sostenere per giunta la Lega che per anni e anni ci ha odiato usando vero razzismo nei nostri confronti. Ma come diceva Goebbels, che secondo me è molto caro a diversi esponenti delle “alte sfere”, anche una menzogna ripetuta mille volte può diventare realtà. E poi siamo anche presi per rincoglioniti da Di Battista. Ha ragione… lo siamo davvero. Perché altrimenti al governo non c’erano queste persone. L’unica speranza è nel futuro. Sperare in un movimento neo-partigiano (che provenga dalla Destra e dalla Sinistra perché le ideologie devono tornare per evitare queste “grandi ammucchiate”), una rivoluzione attuata da veri liberi pensatori, notabili, che riprendano in mano la situazione. E che mettano fuori legge questi pseudo partiti, sbattendo in carcere i loro esponenti per tradimento nei confronti delle speranze degli italiani e dei loro elettori. Forse sarò antidemocratico… ma meglio aborrire la democrazia se questa che ci viene propinata oggi viene chiamata democrazia.
Alain Calò
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