mercoledì , Ottobre 9 2024

Righeira: “l’Estate sta finendo” – Trio Salvini Conte Di Maio: “Il Governo sta finendo”

Penso sia corretto, in nome del privilegio e della responsabilità che ne deriva di essere “spettatori del mondo e della storia”, nonché per la fortuna dataci di avere uno spazio in cui esprimere le nostre opinioni, di mettere un po’ di ordine, con ovvia chiarezza, a tutta la situazione politica che sta, in questi giorni, accalorando maggiormente questa non certo fresca estate. Intanto, sicuramente, quelli che stanno gridando al complotto e al plagio sono i Righeira che vedono tramontata la loro hit “l’Estate sta finendo”, con il nuovo tormentone da spiaggia (ma loro non stanno in spiaggia) “Il Governo sta finendo”, del trio Salvini-Conte-Di Maio, con l’orchestra diretta dal maestro Beppe Vessicchio.

Il premier Conte non è contento di dover lasciare il proprio posto, ma almeno si consolerà potendo mettere nuove voci nel suo già pomposo curriculum. Ma adesso cosa accadrà? Facciamo finta che Mattarella non si svegli all’improvviso e faccia sbucare dal cappello un coniglio dal nome di Cottarelli o Draghi, e si vada così a votare ad ottobre, elezione per cambiare il governo del cambiamento che se un cambiamento ha fatto questo sta nel portare l’IVA al 25% (così, tanto per rendere più facili i conti). Noi, come al solito, siamo sempre sulla cresta dell’onda e sappiamo già in anteprima quali saranno i nuovi schieramenti contrapposti e i loro “sponsor ufficiali”. Sappiamo bene che queste elezioni turberanno anche il Cielo con il Cuore Immacolato di Maria che vota Lega, Gesù che sta alla Destra (del Padre) e che la Sinistra, a questo punto, non può contare in santi in Paradiso, ma in terra avendo un Papa fiero abbonato all’Unità (mentre quello emerito al “Popolo d’Italia”). I dj, che dovrebbero essere schierati con i 5 stelle per cameratismo con Bonafede, in realtà voteranno Lega per paura del competitor, Dj Salvini, che potrebbe sorgere se Alberto da Giussano non vincerà tenendo alto lo spadone che, vista la fisicità salviniana, sembra sempre più uno spiedino. Il bagno, lo sappiam tutti, è sempre in fondo a destra, Orietta Berti è una fan dei grillini che dissero un giorno alla formica “il pane per l’inverno tu ce l’hai”, il mondo accademico universitario, soprattutto i matematici, stanno con Di Maio vista la sua rivoluzione matematica del Mandato 0 che in realtà non porta a tre mandati. Ruby sta con zio Silvio che però si vede sempre più azzoppato (ma non preoccupatevi: lui vince sempre), mentre i Rubli stanno con Salvini. I rospi e i goblin con la Meloni, la quale però non si becca l’assenso dei calciatori che appena sentono anche il sol nominare “Fratelli d’Italia” per paura che si tratti di cantare l’inno nazionale (che conoscono bene bene bene) fuggono via. Lino Banfi, grande ambasciatore, fa il Grillino, Celentano voterà in base a come si sveglia la mattina, e “vieni avanti Gretina” e discepoli vari voteranno ovviamente i verdi che non stanno neanche sulla carta geografica, facendo confluire il loro voto sulla Lega, storicamente colorata di verde. I bambini abortiti saranno tutti per la Bonino. Zingaretti non pervenuto, Renzi sarà di nuovo Fonzie nei salotti di Maria de Filippi e Barbara D’Urso farà il pieno di share abbassando scientificamente, durante le interviste, il petto (con tutto il cucuzzaro) in base all’ospite. E non scordiamo soprattutto il Grande Puffo che, visti i passati rossi del cappello, voterà il PCI, mentre Berlusconi rinverdirà il partito dell’amore (a lui più consono), mandando in soffitta Forza Italia con Gabibbo Bianco e soubrette botulinate comprese. A questo punto l’italiano medio ha ben chiara la formazione del futuro parlamento, con il capitano mio capitano che presto avrà i pieni poteri, non prima però di un bel falò di Palazzo Madama e Montecitorio per festeggiare la vittoria. Fico che, ormai maturo, cadrà dallo scranno come il suo omonimo cade dal ramo. Alberti Casellati che col taglio delle poltrone e dei privilegi vedrà tagliato il cognome, Di Maio che tornerà a fare il bibitaro, Silvio il puttaniere, la Meloni il brutto anatroccolo e Toninelli che finalmente capirà la sua vera vocazione, ovvero il nano da giardino. E vissero così tutti felici e contenti? Macchè, non scordatevi che l’assassino è sempre il maggiordomo e che alla fine Ridge sposa Taylor per poi spassarsela con Brooke, mentre nella seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino, il capitano Uncino, fratello gemello del nostro Capitano Matteo (che, diciamocela, anche lui sta cominciando a prendere esempio dal sempre eterno Silvio sull’età delle fidanzatine), combatterà ancora una volta a suon di emendamenti quel comunistaccio vestito di verde dal nome Peter Pan. Mentre Spugna, capendo tutto, canterà che non gli importa dove sta il potere finchè continueranno a dargli da bere.
Nella speranza di essere stati esaustivi, vi chiediamo di non cambiare canale e di rimanere sintonizzati con noi per il gran finale di stagione dove scopriremo delle interessanti novità. Che vi diremo dopo la pubblicità!

Alain Calò

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