Sul settimanale ‘L’Espresso’ di questa settimana si parla di quei piccoli paesi siciliani spopolati dall’emigrazione che cercano di trovare nuovi abitanti vendendo case a 1 euro. Sono vecchie case abbandonate appartenenti a eredi che vogliono liberarsene perché non le abitano, ma devono pagare lo stesso le tasse. Sono un peso e quindi è meglio liberarsene vendendole anche a 1 euro. I paesi di cui si parla nell’articolo de ‘LEspresso’ sono: Cianciana, Sambuca di Sicilia, Gangi e Mussomeli. Ad acquistare case in questi paesi sono stranieri, soprattutto inglesi. Traggo da quest’articolo due spunti di riflessione da quest’articolo: il ruolo di giornali e televisioni dei paesi stranieri nel trasformare quest’idea di vendere vecchie case a 1 euro in un’idea di successo e le speranze che tutto ciò possa ingenerare sul futuro di questi paesi dell’entroterra siciliano. La politica della vendita a 1 euro della vecchie case disabitate a Cianciana è stata favorita da un articolo che il giornalista e scrittore inglese Davide Justice scrisse dopo aver visitato questo piccolo borgo dell’agrigentino nel 2004. Lo scrittore inglese fu il primo a trasferirsi e dopo di lui vennero altri inglesi e, negli ultimi anni, sono venuti anche scandinavi, francesi, brasiliani e peruviani. Oggi a Cianciana il 10% della popolazione parla inglese. A Sambuca di Sicilia ha fatto da traino un servizio andato in onda sulla Cnn nel 2016. Di case vecchie e disabitate a Sambuca di Sicilia ne hanno vendute già 70 in pochi mesi e ne venderanno ancora tante altre a vedere le più di 100 mila mail che il comune ha ricevuto da tutte le parti del mondo, persino dal Giappone. Di Gangi ne ha parlato il prestigioso quotidiano statunitense ‘New York Times’. Di Mussomeli, dove sono già state vendute 85 case, si sono occupati la China Central Television con un servizio che hanno visto alcune centinaia di milioni di cinesi e la CNN con articoli comparsi sulla pagina internet che hanno letto milioni di americani. Anche legami stabili con prestigiose università straniere, come quella di Cambridge del Regno Unito che il comune di Troina ha avuto per alcuni anni traendone vantaggi, possono svolgere una funzione di traino analoga a quella dei grandi mezzi di comunicazione. Ma devono essere legami stabili e non temporanei che si interrompono improvvisamente. L’altro spunto di riflessione lo ricavo dalle dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica e lavori pubblici con delega alle case a 1 euro, Toti Nigrelli, del comune di Mussomeli: “Abbiamo lavorato tanto e speriamo di raggiungere grandi obiettivi nonostante che con questo lavoro non si potrà risolvere il problema dell’occupazione giovanile”. Il giovane giornalista locale, Giuseppe Taibi, aggiunge: “Purtroppo negli ultimi anni è ricominciata l’emigrazione che però è differente rispetto al passato, la cosa grave è che ad andare via non sono solo le braccia, ma le menti”.
Silvano Privitera
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