Forse è un po’ fuori luogo, meglio dirsi fuori tempo, scrivere qualcosa l’11 Novembre, ovvero due giorni dopo le commemorazioni del trentennale della caduta del muro di Berlino (9 Novembre 1989). Bè, per noi cari alla figura della nottola di Minerva e quindi parlare degli eventi solo al loro compimento, ha invece una Sua logica, avendo fatto depositare tutti i retoricismi profondi o obsoleti espressi per l’occasione. Allor perché non scrivere il 10? Perché il 10, o meglio la notte tra il 9 e il 10 rappresenta un’altra data simbolo per la storia tedesca e umana, ovvero la Notte dei Cristalli. Quindi la nottola, se proprio deve uscire, può farlo solo l’11. Diverse cose sono state dette e per l’uno e per l’altro evento, magari immischiandosi e confondendo le idee a chi vorrebbe vedere aldilà di qualche buona parola di rito. Il 9 Novembre va festeggiato e va ricordato ogni anno non tanto nel fatto fisico del muro, ma per le tante contraddizioni che da quel crollo, quasi come un vaso di Pandora, sono emerse. Il Comunismo, che nell’ottica di molti teorizza una società libera e aperta, nella pratica, mi dispiace per i “rossi” assatanati che ora diranno “quella è una parte”, è rappresentata da quel Muro, da quella Cortina di Ferro nata all’indomani della Seconda Guerra Mondiale. I Russi che nel 1945 furono i liberatori divennero i carnefici nel 1989, solo 44 anni (ma già anche prima, molto prima, si era capito che qualcosa non andava). Or si dirà “ma quella è solo una parte… non tutto il Comunismo (e in generale la Sinistra) è così”. Bene colgo l’obiezione e senza far presente la Corea del Nord odierna e tutti gli altri esempi del passato, rispondo “e allora perché tutta la Destra si vuol far passare per fascista (in termine dispregiativo)?” Perché l’obiezione se posta a sinistra va anche posta a destra ed ha ampio fondamento e accoglimento. Ecco la Notte dei Cristalli, il crimine Nazista. Ecco le minacce a Liliana Segre. Ma un’astensione su una legge non può bollare tutta la Destra di essere fascista. Che poi il fascismo per come è stato concepito nel 1919 è molto più vicino ad odierni partiti antipolitici e antisistema. Il fascismo che possiamo definire di Destra ha un altro periodo storico (sì, era quello alla Marcia su Roma, ma ancor più nell’epoca del consenso dove molte cose furono fatte e che sopravvissero al fascismo stesso). La Destra poi ha una parte liberale, che nulla ha a che vedere con il fascismo. La Destra è quella non solo di Hitler, ma anche di Ricasoli, di Sella, di Crispi, di Montanelli, come la Sinistra non è solo quella di Stalin, ma di Turati, Gramsci, Berlinguer. Tante Destre e tante Sinistre che non possono essere bollate in maniera dispregiativa come “fasciste” e “comuniste”. Quelle sono le parti estreme, le devianze. E se ancora un muro esiste (da abbattere) è proprio il muro dell’ignoranza che vede in queste devianze, la minor parte di ciascuna ala, la parte predominante e quindi, ancor prima di parlare del benessere collettivo e del singolo, stiam qui a lottare su inutili sofismi utili solo alla propaganda del proprio seminato, senza capire che facendo ciò il pericolo più grande, ovvero l’antipolitica, prende piede. E lì sì che a furia di essere contro tutti, torneranno i muri e torneranno i cristalli.
Alain Calò
Check Also
W ELON MUSK!
In queste ore si fa tanto rumore per nulla, concentrando tutta l’attenzione su un gesto …