Gazzetta Ufficiale Regione Sicilia – 7 feb 2020

Gazzetta Ufficiale Regione Sicilia – 7 febbraio 2020

DECRETO 17 gennaio 2020.
Approvazione del “Progetto di gestione dell’invaso Pozzillo Rev.1”.
IL SEGRETARIO GENERALE
DEL DIPARTIMENTO REGIONALE
DELL’AUTORITÀ DI BACINO
DEL DISTRETTO IDROGRAFICO SICILIA
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19, recante: “Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione
della Regione”;
Visto il decreto del Presidente della Regione siciliana
27 giugno 2019,n. 12, concernente: “Regolamento di
attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre
2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei
Dipartimenti regionali ai sensi dell’articolo 13, comma 3,
della legge regionale 17 marzo 2016, n.3. Modifica del
decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6
e ss.mm.ii.;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Vista l’ordinanza commissariale n. 333/2008 di approvazione del Piano di tutela delle acque in Sicilia con il
quale sono state emanate anche le direttive per la gestione
dei serbatoi artificiali nella Regione siciliana;
Considerato che le direttive impartite dal richiamato
Piano di tutela delle acque in Sicilia attribuiscono, in ossequio all’art. 114 del D.Lgs. n. 152/2006, l’approvazione dei
progetti di gestione degli invasi al Presidente della Regione il quale si sarebbe avvalso per l’istruttoria tecnica dell’Agenzia regionale acque e rifiuti;
Considerato che le competenze della soppressa
A.R.R.A., tra le quali il supporto al Presidente della Regione per l’approvazione dei progetti di gestione, sono transitate, ai sensi dell’art. 9 della legge regionale n. 19/2008, al
Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti;
Visto l’articolo 3 della legge regionale dell’8 maggio
2018, n. 8, che ha istituito l’Autorità di bacino del distretto
idrografico della Sicilia attribuendo alla stessa le competenze della Regione indicate alla Parte III del decreto legislativo n.152 del 2006;
Vista la deliberazione di G.R. n. 271 del 25 luglio 2018,
con la quale la Giunta ha approvato l’Atto di indirizzo del
Presidente della Regione siciliana concernente la disciplina transitoria di cui all’art. 3, comma 8, della legge regionale n. 8/2018 ed, in particolare, l’Allegato 1 (Tabella A)
che riporta le competenze regionali da attribuire all’Autorità di bacino distrettuale della Sicilia (D. Lgs. n. 152/2006
– Parte III) e tra esse è riportata l’approvazione del progetto di gestione degli invasi ai sensi dell’art. 114, comma 5,
del D.Lgs. n. 152/2006 e ss. mm. e ii.;
Considerato che con D.P. Reg. n. 598/Gab del 28 settembre 2018 si è preso atto dell’atto di indirizzo approvato
con deliberazione della Giunta regionale n. 271 del 25
luglio 2018;
Visto il D.P. Reg. siciliana n. 3169 del 22 maggio 2019,
con il quale è stato conferito all’ing. Francesco Greco l’incarico di segretario generale del Dipartimento regionale
dell’autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e
ss.mm.ii. ed, in particolare, l’articolo 114 comma 5;
Visto il D.M. ambiente e tutela del territorio 30 giugno
2004, attinente “Criteri per la redazione del progetto di
gestione degli invasi, ai sensi dell’articolo 40, comma 2,
del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e successive
modifiche ed integrazioni, nel rispetto degli obiettivi di
qualità fissati dal medesimo decreto legislativo”;
Visto il D.P.R. 13 giugno 2017, n. 120, recante il regolamento sulla disciplina semplificata della gestione delle
terre e rocce da scavo;
Visto il progetto di gestione della diga Pozzillo, redatto
nel settembre 2012 dall’ing. Basilio Maria Domenico Conti
per conto del gestore Enel S.p.A., trasmesso al Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti con nota n. 17593
del 22 novembre 2017;
Visto il D.D.G. del Dipartimento regionale dell’acqua e
dei rifiuti n. 710 del 7 maggio 2012, con il quale è stato
adottato il regolamento relativo al “procedimento di
approvazione dei progetti di gestione” ed il “Regolamento
in materia di sbarramenti di ritenuta fluviali non soggetti
al D.P.R. n. 1363/1959 di competenza della Regione siciliana”;
Visto il D.D.S. del Dipartimento delle infrastrutture e
della mobilità e dei trasporti n. 1767 del 15 giugno 2012,
con il quale è stato concesso in sanatoria all’ENEL produzione S.p.A., con scadenza 1 aprile 2029, di derivare
acqua, per uso idroelettrico, dal sistema Ancipa, Pozzillo e
Simeto anche dal fiume Salso, in località Pozzillo, con
regolazione nel serbatoio Pozzillo per utilizzarla nell’impianto idroelettrico denominato Regalbuto;
Visto il parere prot. n. 2742 dell’11 febbraio 2014 rilasciato dall’Ufficio tecnico per le dighe;
Considerato che con D.D.S. n. 1967 del 22 dicembre
2017 del servizio 4 del Dipartimento regionale acqua e
rifiuti è stata avviata la procedura di approvazione del
progetto in questione;
Vista la lettera prot. n. 28795 del 12 novembre 2018 del
gestore Enel Green Power, con la quale è stato trasmesso
il Progetto di gestione (PGI) dell’invaso Pozzillo, nella versione aggiornata Rev.1, ad integrale sostituzione del progetto datato settembre 2012, sul quale sia l’Ufficio tecnico
dighe (parere n. 2742 dell’11 febbraio 2014) sia il Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti (nota n. 16516 del
24 aprile 2018) avevano richiesto informazioni integrative
riguardanti in particolare le modalità operative di rimozione dei sedimenti e l’aggiornamento delle analisi qualitative di acqua e del materiale solido sedimentato;
Visto il progetto di gestione della diga Pozzillo, Rev. 1,
del 28 settembre 2018 costituito dai seguenti elaborati:
– Relazione tecnica
– Allegato A – Caratterizzazione ambientale bacino
idroelettrico di Pozzillo (EN) 20 aprile 2011-URS
– Allegato B – Tavole tematiche (n. 19 tavole)
– Allegato C – Rilievo batimetrico MBES settembre
2015 – URS
– Allegato D – Caratterizzazione fisica e chimica dei
sedimenti dell’invaso di Pozzillo ottobre-novembre 2016 –
Analisi e prove di laboratorio;
Considerato che, con dispositivo n. 2187 del 29 gennaio 2019, l’Ufficio tecnico dighe di Palermo ha rilasciato il
richiesto parere preventivo sul progetto di gestione dell’invaso – Rev.1 lo scrivente ufficio esprimendo il parere di
competenza con osservazioni da ottemperare in sede di
approvazione del progetto in argomento da parte dell’amministrazione regionale, anche nella sua qualità di Autorità di bacino del distretto idrografico, nonché soggetto concedente la risorsa idrica.
Nel parere l’Ufficio ha evidenziato che:
– la previsione di mantenere il volume utile d’invaso
mediante operazioni ordinarie di manovre di esercizio
degli scarichi stride con la determinazione dell’entità
dell’apporto solido;
– sarebbe opportuno programmare un’indagine batimetrica alla fine dei lavori di ripristino della funzionalità
dello scarico di fondo che andrà ripetuta dopo 5 anni e
successivamente con frequenza decennale per monitorare
il processo di interrimento dell’invaso;
– nessun intervento è previsto per recuperare, anche
in quota parte, il volume utile d’invaso finora perso per
effetto dell’interrimento pari a circa 23,60 milioni di m³;
– nulla viene detto sulla rimozione dei sedimenti a
ridosso del paramento di monte della diga né dell’eventuale incidenza del suddetto materiale sulla staticità dello
sbarramento;
– il progetto non prevede alcun intervento per limitare il fenomeno e diminuire l’apporto di sedimenti nell’invaso, né propone e/o suggerisce alle autorità di programmazione e governo del territorio soluzioni per mitigarlo;
Considerato che, in data 26 febbraio 2019, il Tavolo
tecnico, istituito con D.D.G. n. 710/2012, ha espresso pareri e osservazioni sul progetto di gestione, propedeutici al
prosieguo dell’iter istruttorio:
1) il progetto di gestione sarà sottoposto, nell’attuale
configurazione e per la conclusione della fase istruttoria,
alla valutazione della Conferenza dei servizi e successivamente all’Autorità di bacino del distretto idrografico per
l’eventuale approvazione;
2) il gestore ENEL dovrà integrare il progetto esecutivo per il ripristino dello scarico profondo con i risultati
discendenti da nuove indagini per la caratterizzazione
qualitativa dell’acqua e dei sedimenti presenti, secondo
modalità e parametri conformi alle norme vigenti; questi
nuovi sondaggi si svolgeranno in contraddittorio con l’Arpa Sicilia di Enna;
3) il gestore ENEL, entro sei mesi dal termine dei lavori per il ripristino dello scarico di fondo, dovrà aggiornare
e trasmettere il progetto di gestione ratificato, nel quale
saranno contenute le seguenti informazioni e contemplate
le operazioni di seguito evidenziate:
Informazioni
• Volume d’interrimento alla fine dei lavori come risultante da nuova batimetria
• Caratterizzazione quali-quantitativa dei sedimenti e
qualitativa dell’acqua
Operazioni;
• Eliminazione di sedimenti nell’invaso con operazioni ordinarie/straordinarie e tramite il recuperato scarico
profondo, per una quantità pari a 2,5 Mm³ corrispondente
al 10% del volume utile perso per effetto dell’interrimento;
per l’asportazione dei sedimenti, oltre alla rimozione meccanica, potranno prevedersi operazioni di fluitazione e
spurgo da eseguire congiuntamente ad attività costanti di
monitoraggio per la valutazione della concentrazione dei
solidi sospesi nel corso d’acqua ricevente e la definizione
degli effetti biologici sulla fauna ittica; le suddette operazioni dovranno attuarsi secondo il cronoprogramma del
progetto di gestione e in coincidenza di stagioni ed eventi
che possano facilitare l’eliminazione del materiale sedimentato
purchè in condizioni di salvaguardia del corpo
idrico recettore e del territorio a valle dell’invaso;
• Mantenimento della suddetta capacità d’invaso
attraverso l’eliminazione annuale di una quantità di sedimenti pari al volume di 600.000 m³ che mediamente si
deposita in dodici mesi nell’invaso;
4) il gestore ENEL, al termine della rimozione del
volume prescritto di sedimenti, dovrà eseguire al più ogni
tre anni un’indagine batimetrica con la quale verificare il
rispetto delle previsioni del progetto di gestione attinente
la conservazione della capacità d’invaso come sopra stabilita e l’eliminazione annuale di 600.000 m³ di materiale
solido in arrivo al serbatoio; nel caso in cui dovesse accertarsi un deposito di sedimenti superiore a quello preventivato il gestore dovrà incrementare la rimozione con
l’obiettivo di mantenere l’equilibrio tra i sedimenti in
ingresso e quelli rimossi dall’invaso;
Vista la lettera di convocazione della Conferenza di
servizi decisoria in forma simultanea e modalità sincrona
ex art. 14, comma 2, legge n. 241/1990 e ss. mm. e ii. inviata a:
• libero Consorzio comunale di Enna
• Soprintendenza dei beni culturali di Enna
• Dipartimento regionale ambiente
• Corpo forestale della Regione siciliana
• comune di Agira
• comune di Regalbuto;
Considerato che, in data 11 aprile 2019, a seguito dello
svolgimento della Conferenza dei servizi convocata con
lettera prot. n. 1333 del 22 marzo 2019 si è proceduto
all’adozione degli assensi, i quali, ai sensi dell’art. 14-quater della legge n. 241/1990, si considerano acquisiti senza
condizioni anche nel caso in cui i rappresentanti degli enti
non abbiano partecipato alla riunione;
Visto il resoconto della Conferenza dei servizi decisoria in forma simultanea e modalità sincrona ex art. 14,
comma 2, legge n. 241/1990 e ss. mm. e ii.;
Vista la lettera prot. n. 2067 del 3 maggio 2019, con la
quale veniva trasmesso il resoconto della Conferenza
dell’11 aprile 2019 nel corso della quale venivano dichiarati
conclusi i lavori e veniva data notizia che “…l’iter di approvazione del progetto di gestione dell’invaso Pozzillo, da
parte della segreteria dell’Autorità di bacino, sarà ripreso al
termine della fase di verifica degli aspetti ambientali …”;
Preso atto che il Corpo forestale della Regione siciliana, il comune di Agira ed il comune di Regalbuto non
hanno prodotto alcun parere;
Preso atto che il libero Consorzio comunale di Enna
con nota prot. n. 5934 del 10 aprile 2019 assunta agli atti
con prot. n. 1796 del 12 aprile 2019 ha rappresentato che
“non ha alcuna competenza in merito al progetto di
gestione dell’invaso di che trattasi”;
Preso atto che la Soprintendenza beni culturali e
ambientali di Enna con nota prot. n. 623 del 15 aprile
2019 assunta agli atti con prot. n. 1898 del 17 aprile 2019
ha confermato quanto già comunicato in Conferenza di
servizi autorizzando “l’esecuzione delle opere previste in
progetto alle seguenti condizioni:
1) l’area interessata dal deposito provvisorio dei sedimenti da rimuovere, ad opere ultimate, dovrà essere ripristinata nei suoi valori ed aspetti paesaggistici originari del
luogo, a tal fine di dovrà comunicare a questo Ufficio la
data di inizio lavori e trasmettere esauriente documentazione fotografica”;
Preso atto che il Dipartimento regionale ambiente con
lettera prot. n. 49557 del 16 luglio 2019 ha comunicato che
il Progetto di gestione dell’invaso Pozzillo non rientra tra i
progetti da assoggettare alle procedure di valutazione di
impatto ambientale ex art.23 D. Lgs. n. 152/2006 e ss. mm.
e ii.;
Preso atto che, il Dipartimento regionale ambiente,
con lettera prot. n. 78916 del 3 dicembre 2019, ha ritenuto
non necessaria l’attivazione per il Progetto di gestione
della diga Pozzillo della valutazione di incidenza ex art. 3,
D.P.R. n. 357/97 e ss. mm. e ii.;
Considerato che l’approvazione del Progetto di gestione ha natura essenzialmente gestionale, così come rappresentato in altra occasione dal Presidente della Regione
siciliana nella direttiva prot. n. 12746 del 28 settembre 2018;
Preso atto che la promulgazione del provvedimento di
approvazione non comporta effetti di natura finanziaria
sia di entrata sia di spesa né dallo stesso possono derivare
oneri a carico del bilancio regionale;
Ritenuto, pertanto, opportuno approvare, ai sensi
dell’art. 114 del D.Lgs. n. 152/2006, il Progetto di gestione
“Diga Pozzillo” Rev.1;
Decreta:
Art. 1
Per le motivazioni di cui in premessa, è approvato, ai
sensi dell’articolo 114, comma 5, del decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152, il “Progetto di gestione dell’invaso Pozzillo REV 1” 1483988/Rev.01 , che fa parte integrante del
presente decreto, redatto dall’ing. Basilio Maria Domenico
Conti e trasmesso da Enel Green Power, soggetto proponente e gestore dell’invaso.
Il progetto è approvato come “quadro previsionale
delle operazioni di svaso, sfangamento e spurgo connesse
con le attività di manutenzione dell’impianto” considerandolo come “prima fase” della strategia di recupero e mantenimento della capacità d’invaso.
Il proponente gestore dell’invaso si atterrà, nell’attuazione del progetto, alle prescrizioni, osservazioni e raccomandazioni formulate nel parere n. 2187 del 29 gennaio
2019 dell’Ufficio tecnico dighe di Palermo e nei pareri
acquisiti in fase istruttoria, in sede di Tavolo tecnico e di
Conferenza di servizi come riportati nei seguenti articoli 2 e 3.
Art. 2
Entro un anno dalla fine dei lavori di realizzazione del
nuovo scarico di fondo il gestore della diga Pozzillo dovrà
presentare la revisione del Progetto di gestione che preveda – previa nuova batimetria – la pianificazione pluriennale per il recupero di almeno il 10% del volume interrito e
preveda la rimozione dei sedimenti che ogni anno si accumulano in diga senza che tale azione venga rinviata all’approvazione di piani stralcio o operativi.
L’aggiornamento di cui al punto precedente dovrà:
• contenere le misure ordinarie e/o non ordinarie, attive e/o passive, areali e/o lineari, in bacino e/o fuori bacino
per il mantenimento della capacità di invaso attuale,
mediante la mitigazione dei fenomeni di erosione e trasporto e l’asportazione periodica dei nuovi volumi solidi
recapitati in invaso, in maniera tale che il bilancio annuale
tra il depositato e l’asportato sia nullo;
• contenere la frequenza di tutte le operazioni, incluso
lo sfangamento dell’avandiga che dovrà avvenire con
cadenza biennale;
• contenere l’indagine batimetrica alla fine dei lavori
di ripristino della funzionalità dello scarico di fondo che
andrà ripetuta dopo 5 anni e successivamente con frequenza decennale per monitorare il processo di interrimento dell’invaso;
• incrementare l’asportazione dei sedimenti al fine di
ripristinare la capacità d’invaso, anche per fasi e verifiche
successive e nel rispetto del quadro concessorio vigente
e/o del soggetto utilizzatore;
• garantire il mantenimento della capacità attraverso
l’eliminazione annuale di una quantità di sedimenti pari al
valore di 600.000 m³ che mediamente si deposita in dodici
mesi nell’invaso.
Il Gestore dovrà:
• integrare, prima dell’inizio dei lavori, il progetto per
il ripristino dello scarico di fondo profondo con i risultati
discendenti da nuove indagini, effettuate in contraddittorio con ARPA Sicilia, per la caratterizzazione qualitativa
dell’acqua e dei sedimenti presenti, secondo modalità e
parametri conformi alle norme vigenti;
• entro sei mesi dal termine dei lavori per il ripristino
dello scarico di fondo, aggiornare e trasmettere il progetto
di gestione ratificato, nel quale saranno contenute le
seguenti informazioni e contemplate le operazioni di
seguito evidenziate:
Informazioni
– Volume d’interrimento alla fine dei lavori come
risultante da nuova batimetria
– Caratterizzazione quali-quantitativa dei sedimenti e
qualitativa dell’acqua
Operazioni
– Eliminazione di sedimenti nell’invaso con operazioni ordinarie/straordinarie e tramite il recuperato scarico
profondo, per una quantità pari a 2,5 Mm³ corrispondente
al 10% del volume utile perso per effetto dell’interrimento;
– per l’asportazione dei sedimenti, oltre alla rimozione meccanica, potranno prevedersi operazioni di fluitazione e spurgo da eseguire congiuntamente ad attività
costanti di monitoraggio per la valutazione della concentrazione dei solidi sospesi nel corso d’acqua ricevente e la
definizione degli effetti biologici sulla fauna ittica;
– incrementare l’asportazione dei sedimenti al fine di
ripristinare la capacità d’invaso, anche per fasi e verifiche
successive e nel rispetto del quadro concessorio vigente
e/o del soggetto utilizzatore;
– le suddette operazioni dovranno attuarsi secondo il
cronoprogramma del progetto di gestione e in coincidenza
di stagioni ed eventi che possano facilitare l’eliminazione
del materiale sedimentato purchè in condizioni di salvaguardia del corpo idrico recettore e del territorio a valle
dell’invaso.
• al termine della rimozione del volume prescritto di
sedimenti, dovrà eseguire al più ogni tre anni un’indagine
batimetrica con la quale verificare il rispetto delle previsioni del progetto di gestione attinente la conservazione
della capacità d’invaso come sopra stabilita e l’eliminazione annuale di 600.000 m³ di materiale solido in arrivo al
serbatoio; nel caso in cui dovesse accertarsi un deposito di
sedimenti superiore a quello preventivato il gestore dovrà
incrementare la rimozione con l’obiettivo di mantenere
l’equilibrio tra i sedimenti in ingresso e quelli rimossi
dall’invaso.
Art. 3
I piani operativi, in attuazione del Progetto di gestione, dovranno essere redatti in conformità alle osservazioni
e raccomandazioni formulate nei pareri acquisiti nella
fase istruttoria, in sede di Tavolo tecnico e di Conferenza
dei servizi.
Art. 4
Gli atti inerenti il procedimento e gli elaborati del Progetto di gestione “Diga Pozzillo” Rev.1 sono depositati e
consultabili presso l’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia – Segreteria generale.
Art. 5
Il presente decreto sarà pubblicato, in ossequio all’art.
68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21 e ss.mm.ii.,
nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e mediante
pubblicazione di apposito avviso nella Gazzetta Ufficiale
Repubblica italiana, nonché nel sito istituzionale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso
al TAR entro il temine di 60 giorni dalla sua pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana ovvero
ricorso straordinario al Presidente della Regione siciliana
entro il termine di 120 giorni.
Palermo, 17 gennaio 2020.
GRECO
(2020.5.315)105


ASSESSORATO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Scioglimento della cooperativa Euro Consult, con sede in Troina.
Con decreto n. 1130/10.S del 23 luglio 2018 del dirigente generale del Dipartimento regionale delle attività produttive, è stata sciolta, ai
sensi e per gli effetti dell’art. 223/septiesdecies delle disposizioni attuative del codice civile, la sottoelencata cooperativa:
Denominazione | Sede | Codice fiscale | D.D.G. n. del
EURO CONSULT | TROINA | 00664700861 | 1130/10.S del 23/7/2018
(2020.3.90)042


PO FESR Sicilia 2014-2020 – Asse 6 – Azione 6.2.1 “Bonifica di aree inquinate secondo le priorità previste dal Piano
regionale di bonifica” – Finanziamento e impegno dell’operazione “Realizzazione della MISP nel nuovo e vecchio sito
della ex discarica per RSU di contrada Nunziatella – San Silvestro – II stralcio” in agro di Troina e approvazione della
convenzione.
Con decreto n. 1597 del 6 dicembre 2019 del dirigente generale
del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, registrato alla
Ragioneria centrale per l’Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità al n. 5 dell’8 gennaio 2020, è stato finanziato e assunto
l’impegno dell’operazione “Realizzazione della MISP nel nuovo e vecchio sito della ex discarica per RSU contrada Nunziatella – San Silvestro – II stralcio” in agro di Troina (EN) ed è stata approvata la convenzione tra la Regione siciliana, Dipartimento regionale dell’acqua e
dei rifiuti e il comune di Troina, per la realizzazione dell’operazione.
Il suddetto decreto n. 1596 del 6 dicembre 2019 e l’allegata convenzione possono essere visionati integralmente nel sito istituzionale
del Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti e nel sito www.euroinfosicilia.it.
(2020.4.255)131


Provvedimenti concernenti finanziamento e impegno di
somme per la realizzazione di interventi proposti dalla Città
metropolitana di Catania e dai liberi Consorzi comunali di
Agrigento, Caltanissetta, Enna e Siracusa di cui al Programma APQ – II Atto integrativo – Interventi sulla rete viaria
secondaria siciliana.
Con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale
delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti n. 3492 del 10
dicembre 2019, registrato alla Ragioneria centrale per l’Assessorato
delle infrastrutture e della mobilità in data 24 dicembre 2019, è stato
finanziato e impegnato l’intervento: “Lavori di rifunzionalizzazione
della S.P. n. 7/b, compresa la realizzazione di un viadotto in variante,
al km 7+134 mirati alla riapertura al transito. 1° stralcio”, del libero
Consorzio comunale di Enna a valere al Programma APQ – II Atto
Integrativo – Interventi sulla rete viaria secondaria siciliana, identificato con il CUP G17H07000720002 – Codice operazione SI 1 22866
dell’importo di € 1.276.672,63.

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