venerdì , Marzo 29 2024

Sanità e corruzione

Le inchieste giornalistiche locali e nazionali hanno dimostrato:
l’innegabile falsificazione dei dati di contagiati e deceduti.
La superficialità di azione degli ospedali lombardi, gravemente depotenziati per favorire la sanità privata, a opera di governatori corrotti e faccendieri (Formigoni e Maroni).
L’intollerabile ingerenza di Confindustria nelle scelte di sicurezza nazionale.
L’estensione, dell’emendamento a tutela di condotte non ortodosse dei medici, ai vertici dell’azienda sanitaria. Tutti salvi. Nessuno risponderà delle manchevolezze e delle superficialità ai limiti della criminalità anche nei casi dimostrati.
In Sicilia, dove la storia per diventare farsa non ha bisogno di ripetersi due volte, è dimostrato che:
il ricovero di un moribondo necessita dell’avvallo del ministro regionale della Sanità.
I contagiati arrivano al ricovero solo se agonizzanti e dopo innumerevoli chiamate ai numeri pubblicizzati come emergenziali e attivi H24 e il più delle volte quando ormai è troppo tardi.
Gli ospedali fingono adeguamenti inesistenti e offensivi dell’intelligenza comune.
E dulcis in fundo la prontezza della malavita che si prepara a raccogliere i cocci degli esercizi destinati a chiudere per fallimento e a gestire i danari destinati al potenziamento dei nosocomi locali.
A Leonforte il Ferro/Branciforti/Capra è stato aggiustato, dicono, per accogliere i malati Covid in via di guarigione e la popolazione è stata messa a tacere sulle perplessità in merito con la minaccia “o così o ci levano anche questo”. “Questo” è l’avanzo di un indiscriminato progetto di chiusura che da anni taglia personale, reparti, medici e medicine e che oggi tiene solo per “forma”. Passata la peste all’F/B/C resterà ancora meno del niente che già aveva e al popolo chiacchierone si dirà che la colpa è della Regione o di Roma o dell’Europa sorvolando sulle innegabili responsabilità locali.

Gabriella Grasso

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