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Q – Enna. Anche le minoranze consiliari vanno alla guerra?
La par condicio è una brutta bestia e ci costringe a parlare delle opposizioni consiliari dopo aver parlato della maggioranza. “Se Atene piange Sparta non ride” recita un antico proverbio. Il comunicato stampa della “maggioranza consiliare a sostegno dell’amministrazione” ci aveva fatto illudere che esistesse pure una maggioranza consiliare CONTRO l’amministrazione.
Adesso prendiamo atto con piacere che esistono “Forze Consiliari di Opposizione”, un’espressione neutra e formalmente più corretta che lascia lo spiraglio ad altre forze di opposizione. Sappiamo, infatti, che siamo al tramonto di una legislatura, che avrebbe dovuto già essersi consumata ma gode di un’imprevista “ora legale” che ne prolungherà il crepuscolo ancora per qualche tempo. Questo tramonto si tinge di colori sempre diversi e lascia presagire nuovi cambi di schieramento e di alleati, che ci terranno svegli fino all’autunno inoltrato.
Maggioranza e opposizione allora sono uguali? No, intanto perché almeno questa opposizione qui si firma con nome e cognome e con i relativi partiti di appartenenza, anche se si tratta solo dei componenti della 2a Commissione. Vi ricorderete che l’altro comunicato era invece anonimo e supponente, supponeva cioè che tutti fossero al corrente dei fatti loro.
È strano però che la politica comunale vada avanti così: mai un bel pronunciamento chiaro. Ci domandiamo perché questa volta il documento è solo dei componenti di una commissione e non dei loro partiti al completo. Perché, ad esempio, il “PD ennese” esce da solo e quasi contemporaneamente con un suo documento sull’amministrazione. Non è d’accordo con Civ.Es. e M5S su tutto il resto? Non ci meraviglierebbe…
Nell’occasione veniamo a sapere, distratti e lontani come siamo da sala d’Euno, che Italia Viva è in disaccordo con il primo cittadino, che a sua volta sorride alla Lega. Quando uno sta all’estero, oppure chiuso in casa per mesi, che è la stessa cosa, non sa che al Consiglio Comunale di Enna sono “spuntati come funci” nuovi partiti, che Bruno e Contino non stanno più insieme come ai bei tempi, che un pezzetto di ex PD, o PD di una “certa latata” sono diventati “Italia Viva” e che dal centro destra, mai perfettamente individuabile in una esatta forza politica, si sono staccati dei neo leghisti, ecc. ecc.
Una sola cosa è certa, il Sindaco e i suoi fedelissimi sono apolitici, apartitici, asintomatici, non certo dal virus ma da un’appartenenza chiara. Adesso, la prima e forse unica tessera del PD ai tempi di Faraone e Carbone (i democratici ennesi erano stati assai cattivi a quei tempi e non avevano ricevuto regali ma solo carbone nella calza di una befana fuori stagione…) si sposta sempre più a destra, ma probabilmente non lo sa o non gli importa. I naviganti sono così: seguono il vento e le stelle, ma sempre più di cinque.
PS. Per principio noi difendiamo sempre le minoranze, etniche, linguistiche, psichiche e persino politiche. Ma per non sembrare troppo buoni, vorremmo sapere perché i consiglieri di opposizione e di commissione, oltre all’abbattimento totale della TOSAP, che dovrebbe essere fatta di default, non hanno chiesto anche l’abolizione o la forte riduzione, ad esempio, del costo di costruzione e degli oneri di urbanizzazione per rilanciare l’edilizia, come hanno fatto altri Comuni?
Q – G.L. Borghese
PS – A chi credeva che era tutta un’invenzione consiglio di dare uno sguardo al titolo del libro di Giuseppe Barcellona, “Q L’enigma del Messia”, Edizioni La Zisa.
Q è la quindicesima lettera dell’alfabeto italiano e la diciassettesima di quello latino ed è l’unica lettera che nella nostra lingua non si può leggere da sola, se non accompagnata dalla “u”.
In questa ottica Q è una lettera “singolare”, nel senso di particolare, unica, e “plurale” nel senso che non può stare da sola.
Q è pure il titolo di un romanzo scritto da quattro autori sotto lo pseudonimo multiplo di Luther Blisset, e che si definiscono “nucleo di destabilizzatori del senso comune”.
Q è dunque “plurale” anche in un senso più ampio. Lascerà di volta in volta a voi lettori informatici il compito di completare ed interpretare, secondo la vostra libera scelta o inclinazione politica, le provocazioni che vi verranno proposte dall’autore, un ennese che da lontano ma puntualmente segue, attraverso internet, gli eventi che travagliano questa terra.