A 24 ore dall’ordinanza, contingibile e urgente, sull’uso della mascherina da indossare in tutti i luoghi “pubblici ed aperti al pubblico” l’assessorato regionale alla salute ha precisato che: «L’uso della mascherina, oltre che un dispositivo di protezione personale, è un segno di rispetto per le persone che ci circondano. Portarla sempre con sé, anche nei luoghi all’aperto, e indossarla quando non si può garantire una distanza interpersonale idonea a proteggere dal rischio del contagio, è un obbligo».
I LUOGHI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO SONO:
Mercati, strade affollate o spazi in cui «non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza» interpersonale. Camminare, da soli, senza indossare la mascherina è possibile, ma è obbligatorio averla a disposizione sempre così se mai qualcuno dovesse avvicinarsi la si potrebbe indossare immediatamente. I runner devono avere la mascherina in tasca, possono non indossarla durante l’attività fisica, ma debbono immediatamente caricarsela dopo il defaticamento e prima dello stretching. Ai bambini sotto i sei anni non è necessario coprire naso e bocca con dispositivi di protezione individuale anonimi o variamente colorati e lo stesso vale per le persone affette da disabilità che ne rendono incompatibile l’uso. Cum grano salis, insomma. Chiarisca l’assessore al ramo, che la mascherina indossata in macchina con i finestrini chiusi e da soli è inutile, la mascherina protegge l’altro da noi e non noi dall’altro, ma naturalmente se la indossiamo tutti nei modi opportuni e nei luoghi previsti è buona cosa.
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