In risposta alla pagina Facebook “No Beni Culturali alla Lega Nord – Musumci Dimettiti” il Presidente Musumeci risponde così: “Mi dispiace … ma quale mobilitazione? Abbiamo cinque milioni di siciliani. La gente perbene non parla, sta a casa. Sono quei gruppi, poveretti, alcuni anche con problemi personali penso, familiari. Perchè anch’io ho fatto il politico del dissenso ma non si può mai pensare di sequestrare la democrazia”. E sul neo assessore: “Un giovane palermitano, un giornalista perbene, un figlio di famiglia, un innamorato di questa terra, solo perchè ha una tessera di partito, che poi è il primo partito in Italia”. Musumeci afferma che la brava gente sta a casa e non protesta, chi protesta è un cretino, un delinquente o un sobillatore e poi aggiunge che anche lui lo fu. E poi su Samonà, espressione della Lega, primo partito in Italia e votato significativamente anche in Sicilia… Samonà un figlio di famiglia. Una famiglia aristocratica siciliana come poche altre. Samonà che ha candidamente ammesso di aver fatto parte di una loggia massonica e che a Bella Ciao preferisce Giovinezza. La Sicilia si prepara a diventare un’ aristocrazia feudale, governata dai figli delle ricche famiglie di accademici, notai e medici di spicco. Da un lato Musumeci vanta di essere espressione di milioni di siciliani e dall’altro auspica un governo di maggiorenti non votati e non voluti dal popolo. Musumeci dimettiti, dice la pagina Facebook.
Gabriella Grasso
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