venerdì , Febbraio 7 2025

Q – POLTRONE COSÌ COSÀ. Gli artigiani della (mancata) qualità. Le trattative anti Dipietro e la regia occulta

  • Q – POLTRONE COSÌ COSÀ. Gli artigiani della (mancata) qualità. Le trattative anti Dipietro e la regia occulta

Dopo settimane passate a giocare con le carte coperte, qualcosa comincia a chiarirsi.
Ricorderete come alla fine della seconda decade di giugno con un documento politico a firma del presidente del consiglio comunale Ezio De Rose e degli (ora ex) assessori Gargaglione e Russo, Italia Viva aveva manifestato in merito il proprio loro dissenso, sottoponendo all’attenzione un problema politico ed amministrativo al primo cittadino. Gargaglione aveva anzi rincarato la dose dicendo che alla questione politica si aggiungeva pure una questione pratica: il sindaco lo avrebbe sempre boicottato.
E qui c’era stata la risposta dei supporter del sindaco e quella di Di Pietro stesso, che se la prendeva solo con Gargaglione, reo a suo dire “di volere tornare indietro di vent’anni”.
Degli altri esponenti non si diceva nulla, forse perché non c’era nulla da dire. Il presidente del Consiglio, eletto dalla maggioranza consiliare PD, era passato dall’altra parte, per una evidente incompatibilità tra Alloro e-Crisafulli, dovuta sicuramente alla mancata rielezione a favore dell’On.le Lantieri, e per trovare un posto al sole.
Nelle estenuanti trattative di queste settimane entrambi i nomi di Italia Viva (De Rose e Gargaglione) erano stati fatti per la candidatura “unitaria”. Anche l’altro che aveva abbandonato la patria dipietrista, Maurizio Bruno, ha più volte insistito sulla sua stessa candidatura. Una questione politica, si è detto, una questione di principio, si è ribadito. Bastava dire una questione di (legittima) ambizione.
Ma Italia Viva è composta da tante anime e alcune sono anime nere. In questi giorni hanno pure ottenuto di mettere su un binario morto le trattative della coalizione anti Di Pietro e che fosse tutta una messinscena per trattare su più tavoli si era già capito. L’unica cosa certa è che questo comportamento dei rappresentanti di Italia Viva, con questo gioco delle tre carte, ha permesso ai pentastellati di “stancarsi” ed uscire dai negoziati, complici e vittime in questo gioco (anche se con motivazioni diverse) il gruppo civico ennese.
Ed ora un comunicato dei coordinatori comunali di Italia Viva, di ieri sera, in merito all’eventuale ritorno all’ovile del Sindaco Dipietro, sponsorizzato dall’ex deputato regionale Paolo Colianni, rende chiaro il percorso.
Di certo è che una regia occulta in queste trattative anti Dipietro potrebbe averla svolta un ex Sindaco, appoggiato da qualche altro esponente, che ha solo prodotto l’uscita dei Cinque stelle, l’allontanamento del gruppo civico di Maurizio Bruno, e la spaccatura alla già spaccata compagine di Italia Viva ennese.
Perché lui? Perché è l’unico che pensa di essere un grande stratega, o perché è l’unico che poteva avere interesse ad una vendetta trasversale verso tutti. Contro Crisafulli e Alloro prima di tutto. Sicuramente siamo dei malpensanti e allora chiediamo scusa all’ex sindaco Garofalo, ma allora si è trattato semplicemente di errori elementari o di incapacità nelle trattative.
La vincitrice di questo primo round è sicuramente Luisa Lantieri. “Ora Sicilia” si avvicina sempre di più al governo Musumeci (che ha puntellato diverse volte in passato) e aspetta di entrare in giunta al primo rimpasto. Si colloca dunque a buon diritto nel centro-destra. Come sembra, a Enna invece esprime in qualche modo il candidato Sindaco di centro-sinistra, o almeno lo ha proposto, e la quadra è fatta! Più super partes di così…
Sulla figura del candidato sindaco nulla da dire. Ma in parte hanno ragione quelli di Cinque Stelle quando affermano: “Tant’è vero che, a poche ore dalla nostra uscita, hanno trovato un nome politicizzato, e non “esterno” come concordato, in grado di mettere d’accordo tutte le forze politiche rimaste al tavolo”.
Con o senza benedizione dei Senatori.

 

Q – G.L. Borghese

Vedi pure:
Q – HARAKIRI – Enna: suicidio rituale del centro-sinistra?
Q – Enna. IL SUICIDIO ASSISTITO
Q – Il Sindaco campanilista

 

Q è la quindicesima lettera dell’alfabeto italiano e la diciassettesima di quello latino ed è l’unica lettera che nella nostra lingua non si può leggere da sola, se non accompagnata dalla “u”.
In questa ottica Q è una lettera “singolare”, nel senso di particolare, unica, e “plurale” nel senso che non può stare da sola.
Q è pure il titolo di un romanzo scritto da quattro autori sotto lo pseudonimo multiplo di Luther Blisset, e che si definiscono “nucleo di destabilizzatori del senso comune”.
Q è dunque “plurale” anche in un senso più ampio. Lascerà di volta in volta a voi lettori informatici il compito di completare ed interpretare, secondo la vostra libera scelta o inclinazione politica, le provocazioni che vi verranno proposte dall’autore, un ennese che da lontano ma puntualmente segue, attraverso internet, gli eventi che travagliano questa terra.

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