Cinque candidati a Sindaco e 288 candidati al Consiglio comunale, sono questi i numeri della competizione elettorale che si celebrerà il prossimo 4/5 ottobre nel Comune di Enna.
Che dire, in tempo di crisi della politica una siffatta partecipazione non può che essere salutata con soddisfazione. La tenuta del sistema democratico locale non è in discussione, rimane però l’annoso problema del livello qualitativo di chi ambisce a rappresentare la nostra comunità. Vero è che l’impegno politico non è una professione, ma è anche vero che le Istituzioni locali, oltre ai tradizional requisiti di moralità e propensione alla cura degli interessi pubblici, gradirebbero più competenza e professionalità tra gli eletti.
Proviamo a chiedere a Massimo Greco di formulare una griglia di domande da poter girare a tutti i candidati.
“Distinguerei i candidati al Consiglio comunale da quelli a Sindaco, per questi ultimi formulerei delle domande inevitabilmente più complesse. Ovviamente gli uscenti partono avvantaggiati avendo affrontato e studiato per cinque anni molte delle questioni che investono la quotidianità del Comune.
Ai candidati a Sindaco formulerei almeno 5 domande:
1) Il ruolo del Comune (già capoluogo di provincia!?) nel futuro Libero Consorzio comunale;
2) Il ruolo del Comune nella programmazione sanitaria;
3) Le politiche del Comune per arginare il fenomeno della desertificazione delle aree interne;
4) La differenza tra la gestione integrata dei rifiuti e la gestione integrata delle risorse idriche;
5) Il ruolo del Comune nella governance dell’Università Kore.
….e altre 5 per i candidati al Consiglio comunale:
1) Le competenze del Consiglio comunale;
2) La funzione di controllo ispettivo del Consiglio comunale;
3) La funzione d’indirizzo politico del Consiglio comunale;
4) Il valore normativo dello Statuto comunale;
5) Il ruolo del Segretario Generale.
Il sindaco uscente, Dipietro, dovrà confrontarsi con Cardaci, Amato, Savoca e Bruno. Dopo il rinvio a causa del Coronavirus gli ennesi saranno chiamati alle urne il 4 e il 5 ottobre per eleggere il nuovo sindaco e i rappresentanti del Consiglio comunale.
Enna comune con più di 15 mila abitanti, se nessun candidato dovesse ottenere al primo turno il 40% più uno dei voti, allora si procederà a un ballottaggio tra i due aspiranti primo cittadino il 18 ottobre. Alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale. Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere a Enna saranno ammesse le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
In corsa per il secondo mandato è stato Maurizio Dipietro, attuale primo cittadino, che manterrà la connotazione di schieramento civico senza alcun simbolo di partito. Ad appoggiarlo la lista “Siamo Enna”.
Per il centrosinistra sarà Dario Cardaci, la cui candidatura nasce da una sintesi tra le forze politiche che sono rimaste al tavolo della coalizione alternativa all’attuale Amministrazione. A sostenerlo vi sono le forze politiche del Pd, “Nuova Cittadinanza”, Udc e socialisti.
Il Movimento 5 stelle con il candidato sindaco Cinzia Amato, consigliere comunale uscente, e una lista già certificata.
La Lega, ha presentato la candidatura di Giuseppe Savoca, consigliere comunale uscente e commissario provinciale del partito.