mercoledì , Ottobre 9 2024

Quattro sostenitori del fascismo bianchi

A Colleferro provincia di Frosinone, quattro italiani fra i 25 e i 28 anni, tutti residenti ad Artena, hanno ammazzato di botte un ragazzino nero, esile e solo. Willy Monteiro Duarte si chiamava il ragazzino ed era intervenuto per difendere un amico aggredito dal branco dei bianchi, convinti sostenitori del fascismo e pronti alla rissa sempre. “Li conoscevano tutti… da due anni litigano e picchiano con le stesse modalità, sono stati autori di altri pestaggi” hanno dichiarato i frequentatori della zona dei pub, loro campo di caccia, e anche : “La rabbia è che non è la prima volta che fanno così. Si poteva evitare”. Gli abitanti di Colleferro chiedono più controlli alle autorità: “Chi lo dice che non possa ricapitare?”. Mancano i controlli dove necessari e i segnali, che c’erano da tempo sono stati inascoltati, come succede troppo spesso. Le pattuglie dei controllori per il buon uso della mascherina e il giusto distanziamento fisico dov’erano? A redarguire amici non congiunti? Da anni i fratelli Bianchi usavano picchiare e spaventare, lo sapevano tutti perché è facile sapere e ancora più facile fare finta di niente, girarsi dall’altra parte, tapparsi le orecchie e sperare che a essere pestato per il gusto della violenza sia sempre il figlio di un altro. In Italia si muore così: si muore per la distrazione delle forze dell’ordine e per il divertimento di quattro maschi egoriferiti e convinti della propria superiorità razziale. Fossero stati neri e scappati da un qualche Cara sarebbe stato più facile da gestire mediaticamente, faccioni irati per l’invasione incontrollata di minorati etici e mentali avrebbero occupato ogni spazio dell’etere, ma stavolta è andata così e quindi la Bestia tace.

Gabriella Grasso

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