Enna. Il Comune dichiara guerra ad “AcquaEnna” ma “l’annacamento” c’è!
di Massimo Greco
Il Comune di Enna sembra fare sul serio sul fronte del contenzioso con l’ente gestore del servizio idrico, al punto di pubblicare un avviso pubblico per acquisire la manifestazione d’interesse da parte di Avvocati interessati a promuovere ogni forma di tutela in sede giudiziaria finalizzata al risarcimento dei danni. Non ci è dato di sapere a cosa si riferisca in particolare il Comune di Enna ma i movimenti delle truppe ai confini del rapporto con “AcquaEnna” hanno un significato incontrovertibile. Il Comune, evidentemente, non è più disponibile a tollerare comportamenti del gestore del servizio idrico che finiscono per ledere gli interessi, a monte, del Comune e, a valle, dei cittadini ennesi amministrati. Chissà, se in questa prospettiva bellica si prenderanno di mira anche le “partite pregresse” dichiarate illegittime in sede di appello a seguito dell’orientamento della Corte di Cassazione. Nell’ultima riunione dell’assemblea territoriale idrica, alla quale non hanno partecipato tutti i Sindaci, è stata avviata la fase del “l’annacamento”, una tecnica nota tra gli addetti ai lavori in cui si alternano momenti di congelamento delle sinapsi a movimenti muscolari involontari degli arti, il tutto per un lasso temporale non inferiore ai 20 minuti. Giusto il tempo per non prendere alcuna decisione e per demandare al consiglio di amministrazione ogni valutazione tecnica sul da farsi. Intanto, per raggiungere il decennio di riferimento considerato utile per “spalmare” agli utenti i 22 milioni di euro necessari al riequilibrio economico e finanziario dell’ente gestore del servizio idrico, mancano poco più di due anni. Basterebbe continuare a fare buon uso della citata tecnica del “l’annacamento” per arrivare serenamente al traguardo!