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Nel 2022 il gabbiano Jonathan ha perso la compagna…che te lo dico a fare!

Nel 2022 il gabbiano Jonathan ha perso la compagna…che te lo dico a fare!
di Massimo Greco


Il 2022 è stato l’anno in cui il gabbiano Jonathan ha perso la compagna e di questo abbiamo dovuto prenderne atto anche coloro che, come noi, difettano nell’uso dei nuovi strumenti di comunicazione di massa (Tik Tok). Abbiamo condiviso il dolore del povero gabbiano Jonathan che, nel suo quotidiano volteggiare tra le nuvole e i raggi del sole, era riuscito a trovare una pennuta compagna che rispettava il suo desiderio di libertà. Adesso, Jonathan sarà costretto a volare solitariamente lungo quei sentieri di cielo che lo hanno reso forte, libero e capace di rompere la monotonìa di una vita in cui è vietato anche chiedersi il significato. Jonathan, che ha certamente perduto il gusto di assaporare un sentimento più diffuso tra gli umani, farà di necessità virtù, perseguendo comunque gli obiettivi che si era già dato, tentando imprese ancora più ardue rispetto a quelle che gli erano pure costate l’espulsione dallo stormo. Jonathan cercherà, tra i dogmi delle fede e i limiti della scienza, di trovare nuovi orizzonti, nuovi stimoli e nuove performances. Ma, e questa sembra essere la novità del nuovo volto dell’ardito gabbiamo, Jonathan tenterà l’impresa più difficile, quella di trasferire il suo desiderio di libertà, la sua esperienza e le sue competenze ai suoi consimili, sempre più rassegnati al destino dell’essere vivente nato, suo malgrado, solo per crescere, riprodursi e spegnersi subito dopo nel silenzio dell’ignoto. Sarà infatti difficile far capire ai giovani gabbiani che popolano le coste di tutto il mondo che nella vita l’obiettivo non è quello di indossare penne alate della Jordan, né quello di mascherare la propria personalità, né, ancora, quello di volare alla velocità della luce per inseguire freddi e tumultuosi modelli.
Jonathan riuscirà nella sua impresa nella misura in cui saprà convincere i giovani gabbiani che la velocità da preferire è quella di pensiero, che la maschera da indossare è soltanto quella ricevuta in dono da chi li ha generati e che il sorriso da preferire non è quello che la vita farà loro ma quello che loro faranno alla vita. Nel film “Donnie Brasco” Jonny Depp avrebbe detto: “Che te lo dico a fare”.

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