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Meditazione al Vangelo del 25 agosto 2024

Per l’uomo, un numero alto di aderenti ad una associazione è sinonimo di prestigio. Invece Gesù ci insegna che non conta il numero ma l’AMORE del cuore. In questo Vangelo della 21^ domenica del tempo ordinario, Gesù è circondato da una folla di discepoli. Penso, che qualunque capo di una qualunque associazione sarebbe felice e gratificato nell’avere al seguito tanti iscritti con le loro lusinghe. Ebbene, per Gesù non è così! Gesù non vuole numeri, cioè gente presente, ma del tutto inerte, buona solo a fare “folla”. Quei “discepoli”, senza un cuore sincero, trovano scomode le parole di Gesù; difatti essi lo cercano per una convenienza, per interessi personali e altri motivi non rispecchianti il vero desiderio di salvezza. Gesù legge in ogni cuore e annuncia la Sua Parola che è “Via, Verità e Vita” (Gv 14,6), pur sapendo di non fare tanto piacere a quegli uomini che lo seguivano. Difatti la Sua Parola, che non ama compromessi, tante volte sconveniente, non è recepita dai loro cuori tanto da dire a Gesù: “Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?”. Seguire come discepoli Gesù non è facile, anzi molto difficile! Tutti ci crediamo veri discepoli ma poi alle prime difficoltà abbandoniamo, anzi ci “arrabbiamo” persino contro il cielo se le cose non vanno come vorremmo noi. Quella folla, che si dichiarava seguace di Gesù, sentendo quelle “parole dure” gira le spalle e si dilegua. Gesù, girandosi attorno, non vide più tutti quegli uomini falsi nella fede e disse ai suoi 12 apostoli: “Volete andarvene anche voi?”. Pietro, che amava tanto il maestro, rispose prontamente come era suo solito fare nelle risposte importanti: “Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di DIO”. Ecco, la fede di “facciata” di quelli che dicono di seguire il Signore ma poi lo abbandonano, anche per un niente, e la fede di quelli che invece dicono: “Signore da chi andremo?”. Come vivere questo Vangelo nella nostra vita? Chiedere, con la preghiera, la GRAZIA di recepire nel cuore la potenza della Parola anche nei momenti difficili e avere sempre la GRAZIA della nostra riconoscenza a quel Gesù, che tanto ci Ama e che ci sta vicino nel nostro cammino, persino nelle prove anche dure della vita.

Rosario Colianni

del M.M. Giovani Insieme e della Rete Mondiale di Preghiera del Papa (ex Apostolato della Preghiera)

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