Quando era in costruzione il Tempio, dove fu presentato Gesù, il Profeta Aggeo profetizzo con queste parole: “La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti: in questo luogo porrò la mia Pace” (Agg2,9). Questo avveniva cinquecento anni prima della nascita di Gesù. Quando vi fu la presentazione di Gesù, il Tempio era custodito da Simeone al quale il Signore aveva promesso che non sarebbe morto se prima non vedesse con i suoi occhi il Salvatore delle genti che tutti aspettavano. Giuseppe e Gesù in braccio a Maria sono i componenti di una famiglia speciale che va a consacrarsi al Signore ed entra nel Tempio, non con la banda musicale o con segni di accoglienza sfarzosa ma in piena umiltà e semplicità. Simeone prende in braccio Gesù e fa questa preghiera: “ Ora puoi lasciare, o Signore che il tuo servo vada in pace, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da Te davanti a tutti i popoli ..e Gloria per il tuo popolo”. Ad essere testimone oculare di questo momento di Gioia fu la profetessa Anna, anziana consacrata al Signore. Simeone ed Anna sono pertanto due figure, scelte da Dio, per annunciare al mondo la presenza del Messia in mezzo agli uomini. Il racconto evangelico ruota su questi due personaggi di grande saggezza ed equilibrio che, malgrado la veneranda età, non sanno trattenere la piena Gioia nel vedere e nell’ avere in braccio il Salvatore, promesso dal Padre Celeste. Gesù venne presentato nel tempio, del quale egli stesso disse di riedificare in tre giorni per la Gloria del Padre. E fu proprio così!
Rosario Colianni
del M.M. Giovani Insieme e della Rete Mondiale di Preghiera del Papa (ex Apostolato della Preghiera)
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