Meditazione al Vangelo del 23 Marzo 2025

Chiesero a Gesù, dopo aver citato dei gravi avvenimenti di cronaca, quale era il peccato commesso di coloro che avevano perduto la vita così violentemente. Allora, e come oggi ancora avviene, è facile pensare che dietro un fatto violento vi sia una punizione di Dio. Gesù non cade nella provocazione e ci mostra un Padre con il suo vero volto. Un Padre non castigatore! Cioè, non il Dio che scribi e farisei pensavano e divulgavano tra la gente ma un Dio pieno di Misericordia. Gesù innanzi tutto ci insegna che non c’è assoluta relazione tra un fatto di sangue e Dio. Perché le guerre, le uccisioni di innocenti avvengono per la cattiveria umana e così anche le disgrazie e sventure che possono avvenire per fatalità , incuria, imprudenza, imperizia dello stesso uomo. Piuttosto i fatti di cronaca, riportati in questo brano del Vangelo, stanno a dimostrare che la nostra vita è preziosa ed è molto fragile e può concludersi da un momento all’altro e anche in maniera inattesa. Perciò, Gesù ci invita a non perdere tempo nella nostra Conversione. L’invito alla Conversione era dato anche da San Giovanni il Battista. Convertirsi a cambiare direzione di vita, cambiare il modo di pensare e di agire, di desiderare e lavorare sempre su di noi per essere persone dal volto e dal cuore nuovo. Questa conversione è aderire e vivere il Vangelo. Se tutti noi lo facessimo che Mondo di Pace avremmo! Gesù in questo brano Evangelico racconta poi una parabola riguardante un fico (umanità) che non fa frutti. Il Padrone della vigna (il Padre Celeste) vede che l’albero non fa frutti e si consiglia con il vignaiolo (Gesù). Il vignaiolo dice che prima di tagliarlo lo vorrebbe curare, zappando la terra intorno per vedere se poi fa frutti. Questo zappare la terra è la penetrazione della Parola all’interno della terra, cioè nel nostro cuore, e darà frutti dolci e belli quali soprattutto Amore, Fratellanza, Pace, Condivisione, Unità, Carità e tanti altri valori. Tocca a noi (albero di fichi) dare il nostro frutto dopo aver assimilato la Parola. Un “mondo nuovo” è fatto da “persone nuove” intrise di quell’Amore che rispecchia il Volto Vero del Padre, che è Tenerezza e Amore. Ma per poterlo contemplare occorre fare una bella zappatura in noi stessi (conversione) e credere nel Vangelo. Dio è Amore, Misericordia e Divina Pazienza altrimenti avrebbe subito tagliato il fico e non avrebbe aspettato la nostra crescita e il nostro desiderio nell’essere migliori.

Rosario Colianni

del M.M. Giovani Insieme
e della Rete Mondiale di Preghiera del Papa (ex Apostolato di Preghiera)

Check Also

Meditazione al Vangelo del 30 Marzo 2025

Questa bellissima pagina del Vangelo, da moltissimi conosciuta come la parabola del “Figlio prodigo”, può …