Aidone. In America non gli permettono di donare il sangue. In vacanza nel suo paese d’origine, finalmente, ha esaudito per la prima volta questo suo grande desiderio. Luca Rubino è un giovane di 46 anni. Nato negli States, da genitori italiani (aidonesi), ancora piccolo e fino alla fine del diploma ha vissuto ad Aidone. Poi si è trasferito negli Usa dove viveva il papà ed è rimasto lì, a lavorare, mettendo su famiglia. Attualmente vive e lavora in Arizona. Quando può, torna in Aidone a trovare la famiglia, gli amici. Da tempo, rifletteva su questo importante gesto della donazione che in America non gli hanno finora consentito di fare. Luca spiega:” in America non mi fanno donare il sangue per il fatto che ho vissuto in Italia negli anni ’90, nel periodo in cui circolava il morbo della mucca pazza”. Sembra un’assurdità, visto la necessità di sangue che c’è e dato che sono passati più di 20 anni dal primo caso, individuato in Italia, nel gennaio 2001. Il sito di “Italiani Emigrati” agenzia leader nell’assistenza ai cittadini italiani che desiderano emigrare all’estero riporta che la donazione del sangue non è permessa “agli italiani, che essendo Europei, sono stati inseriti nelle liste dei Paesi affetti (diversi anni fa) dal morbo della mucca pazza. Divieto in realtà – proseguono- che non è neppure messo bene in vista, ma si trova tra le regole della Croce rossa americana”. Confermando peraltro quanto asserito dallo stesso Luca Rubino. “Diversi italiani che vivono in America – sottolinea l’Agenzia- hanno riferito di non aver mai potuto donare il sangue proprio per la loro provenienza dall’Italia. Non riguarda soltanto gli italiani ma tutti gli Stati Europei che decine di anni fa furono colpiti dal morbo della mucca pazza, Italia compresa”. Così Luca, ha aspettato le sue sospirate vacanze in Sicilia e tra le priorità ha messo proprio la donazione del sangue, che ha effettuato al Centro trasfusionale dell’ospedale Chiello di Piazza Armerina. “Il dono del sangue è il dono della vita. Diventiamo eroi, doniamo il sangue e diamo a chi ne ha bisogno la possibilità di vivere”- ha detto Luca dopo la donazione ed è rimasto particolarmente colpito del supporto e dei tanti ringraziamenti ricevuti dai medici del Centro anche perché ha saputo di avere un gruppo sanguigno piuttosto raro: 0 Rh negativo. “Un’esperienza veramente arricchente ed emozionante”- ha concluso.
Angela Rita Palermo
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