Nell’elegante cornice ottocentesca del Teatro Margherita di Caltanissetta si è svolta, con grande partecipazione di pubblicoe ampio consenso della critica, l’ottava edizione della Rassegna Internazionale di canto devozionale nell’area del Mediterraneo “Il Canto dell’anima” organizzata e diretta dai fratelli Lorenzo ed Enzo Mancuso, prestigiosi testimonial della cultura siciliana all’estero. Quest’anno, il tema della rassegna è stato la “via dolorosa” dei clandestini, la passione dei rifugiati e degli emigranti sbarcati sulle spiagge sicule. Le voci dei poeti e degli scrittori Maria Attanasio, Nino De Vita, Miguel Angel Cuevas e Davide Camarrone si sono alternate, come in un magico intreccio, ai suoni e ai canti dei Lamentatori di Mussomeli e Marianopoli e a quelle struggenti e primordiali dei fratelli Mancuso. Autentico cuore della serata è stata l’esecuzione del lamento leonfortese “O cchi ghiurnata di suspiri e vuci”, con il macabro suono delle “truoccule”.
A dar voce all’antico canto leonfortese, le cui radici melodiche affondano nel tropario bizantino e nel maqam arabo, sono stati i cantori della Corale Maria SS. Addolorata Giuseppe Lo Gioco,Giovanni Neri, Francesco Randisi, Angelo Parisi, Maurizio Varveri, Salvatore Ciurca, Ignazio Pirronitto, Paolo Licciardo, Carmelo Buscemi, Liborio Salamone diretti da Gaetano Algozino (2 voce) ed Enrico Castro (1 voce). Questi ultimi, fin dal 1990, su geniale intuizione di Aldo Benintende, hanno recuperato tutti i lamenti e i canti della Quaresima e della Passione caduti nell’oblìo per circa un trentennio. E adesso, giunti nella fase della loro “maturità” espressiva e canora, stanno ultimando, con la direzione e la consulenza di Gaetano Algozino e Pino Biondo, un CD con libretto che raccoglie tutte le sonorità della Quaresima e della Settimana Santa leonfortese.
Un evento prestigioso, unico ed importante per Leonforte, che si appresta a celebrare il 400° della sua fondazione. Evento che, nelle intenzioni dei fratelli Mancuso, aprirà nuovi scenari culturali e musicali per Leonforte, il cui lamento è tanto stimato dagli etnomusicologi come raro esempio di lamento melodico polivocale ad accordo.
Peppe Romeo