Acqua che stagna – o puzzo o magagna
Nazario (o Nazaro) e Celso appartengono a quella schiera di santi martiri, dei primi secoli della cristianità, dove la “Passio” prende il posto delle scarse e incerte notizie storiche. Fonte storica: Paolino, il biografo di S. Ambrogio, racconta del ritrovamento dei corpi di Nazaro e Celso da parte del vescovo di Milano poco dopo la morte dell’imperatore Teodosio (395); fu aperto dapprima il sepolcro di Nazaro e il corpo del martire apparve impregnato di sangue come se fosse stato effuso in quello stesso giorno. Anche il capo, rescisso, era integro, con i capelli e la barba. Subito dopo, racconta Paolino, S. Ambrogio, quasi per ispirazione divina, si recò al sepolcro di Celso. Il corpo di Nazaro fu traslato nella basilica degli Apostoli, eretta da S. Ambrogio nel 386, che prese anche il nome di Nazaro, mentre il corpo di Celso rimase nello stesso luogo del ritrovamento, ove nel sec. X fu costruito un monastero. Lo stesso Paolino attesta di non sapere chi fossero i due santi e quando siano stati martirizzati. Col diffondersi del culto, verso la metà del V sec. fu composta una “passio”, che ebbe varie redazioni, ma che non ha alcun valore storico. Secondo questo racconto, Nazario (cittadino romano) era figlio di un pagano di nome Africano e di una cristiana di nome Perpetua. Il padre voleva farne un sacerdote degli dei, ma la madre riuscì ad ottenergli il battesimo (secondo un altro racconto fu discepolo di Pietro e ricevette il battesimo dal futuro papa Lino). Messosi subito a predicare la fede cristiana, venne accusato davanti all’imperatore ma riuscì ad allontanarsi da Roma e a rifugiarsi a Milano, dove incontrò i SS. Gervasio e Protasio. Avvertito da Dio in sogno, si recò a Cimiez, presso Nizza, dove una donna gli affidò il proprio figlio Celso, con il quale si recò a Treviri, in Germania. Qui avrebbero subìto numerose persecuzioni e sarebbero stati arrestati ma, tuttavia, Nazario, quale cittadino romano, non fu torturato ma venne inviato a Roma per un regolare processo. Qui, al suo rifiuto di rinnegare la sua fede e sacrificare agli dei romani, venne condannato a morte. Secondo altre fonti la condanna a morte venne decisa dal governatore di Ventimiglia; ad ogni modo, insieme a Celso, venne imbarcato su una nave che doveva portarli al largo e gettarli in mare. La leggenda vuole che, gettati in mare, si misero a camminare sulle acque; si scatenò allora una tempesta che terrorizzò i marinai, i quali chiesero aiuto a Nazario. Le acque si calmarono immediatamente e la nave sarebbe, infine, approdata a Genova; qui Nazario e Celso proseguirono la loro opera evangelizzatrice in tutta la Liguria negli anni 66 e 67. Si spinsero poi fino a Milano, dove infine vennero arrestati e nuovamente condannati a morte dal prefetto Antolino: la sentenza fu eseguita per decapitazione nell’anno 76. Il loro ricordo si perse fino al ritrovamento dei corpi da parte di S. Ambrogio, che ne diffuse il culto. Chiese dedicate alla loro memoria si trovano a San Nazario (Salerno), Verona, Varazze, Asti, Cantarana, Varese, Arenzano, Poggio Imperiale, Vignola (MO), Gaggio Montano, Trivento (CB) e ad Avella (in abbandono). La rappresentazione dei due martiri è abbastanza frequente, specialmente nel territorio della diocesi di Milano. Nazario, più anziano, è raffigurato in genere con la barba, mentre Celso in età giovanile. Talvolta indossano abiti militari e recano in mano la spada con la quale furono decapitati e la palma del martirio. Fra le diverse opere, c’è da rilevare a Brescia, nella chiesa dei Santi Nazario e Celso, i dipinti del Foppa e del Tiziano; a Milano, sul Duomo, la statua di S. Nazario scolpita da Antonio da Briosco (1414); a Carcassonne (Francia) la statua trecentesca, pure di S. Nazario, nel coro della chiesa a lui dedicata.
Significato dei nomi :
Nazario: “consacrato a Dio” (ebraico)
Celso: “alto, elevato, eccelso” (latino)
Oggi si celebrano anche:
S. VITTORE I, Papa (189-199) e martire
SS. Martiri della Tebaide d’Egitto († cc 250)
S. Acacio di Mileto, Martire in Asia Minore († 321)
S. Sansone (485-565) , Abate e vescovo di Dol
S. Botvido, Martire in Svezia († 1100)
S. Melchiorre Garcia Sanpedro, Vescovo benedettino e martire in Viet-Nam († 1858)
S. Pedro Poveda Castroverde (1874-1936), Presbitero, fondatore e martire in Spagna
BB. Emanuele Segura e David Carlos, Martiri in Spagna († 1936)
S. Jaime Hilario (Manuel) Barbal Cosán (1898-1937), Religioso e martire in Spagna
BB. Giuseppe Caselles Moncho e Giuseppe Castell Camps, Presbiteri SdB e martiri († 1936)
S. Alfonsa dell’Immacolata Concezione (Anna Muttathupadam) (1910-1946), Clarissa
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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!
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1964, James Black realizza il primo farmaco altamente efficace contro alcune cardiopatie e l’ipertensione. Il farmacologo inglese realizza la prima classe di farmaci altamente efficaci nel contrastare l’effetto del’adrenalina nella stimolazione del ritmo cardiaco, e che saranno quindi usati contro angina, aritmie, ipertensione. Black avrà il Nobel nel 1988
compleanni
1929 Jacqueline Kennedy-Onassis
1941 Riccardo Muti
1949 Marco Ferradini
Per piacere ai matti, bisogna dir loro quello che odono volentieri
1741 muore, all’età di 63 anni, Antonio Vivaldi
“La scienza è un cerchio chiuso su se stesso, un cerchio di cerchi”
Hegel, La scienza della logica
consiglio
Calcare
Per eliminare le macchie dai lavandini e dalla rubinetteria, passate una spugnetta imbevuta di aceto caldo. Sciacquate e asciugate molto bene
cosa vuol dire
Mors tua vita mea
“la tua morte è la mia vita”, in senso esteso ciò che può esser dannoso a qualcuno può esser di vantaggio ad un altro
Il modo di dire ha le sue origini nell’istinto di conservazione e sopravvivenza degli uomini, che quando si rende necessario, passano sopra ad ogni sentimento.
consiglio per terrazzo orto e giardino
Per talea
Il prelievo delle talee deve essere fatto in modo da non danneggiare l’equilibrio e la funzionalità della pianta madre, possibilmente fecendo coincidere potatura e riproduzione.