Dopo 25 anni, fra gli ultimi eravamo rimasti in Europa, è arrivata anche in Italia. La Camera ha detto sì. Sì è legge e sì, “aggioverà” soprattutto alle coppie omosessuali, la democrazia ha tutelato la minoranza non tutelata, alla “facciazza” degli scandalizzati. L’Italia si è allineata all’Europa. Specifiche formazioni sociali saranno chiamati gli accoppiati civilmente, si dovessero credere paritari alle mogli e ai mariti, mai sia! Va bene comunque. Sappiano gli Alfi Marchini che a non celebrarli si viola la legge e sappiano gli sposati di serie A che agli sposati di serie B il fondamentale diritto di tutelare i figli non è stato concesso, EHH! Il troppo stroppia! A 42 anni dal referendum sul divorzio un altro piccolo passo verso la vita reale è stato compiuto, ora basterà aspettare altri 42 anni e poi arriverà anche l’adozione del figlio del partner. La strada dei diritti civili è il governo della vita, quella vera, non quella recitata dai praticanti le sacre finzioni. Ora impegniamoci per il referendum costituzionale, l’eutanasia, la cannabis e lo ius soli. “Due uomini possono procreare? No, Dio sa quanto ci proviamo però!” da Milk di Gus Van Sant film sconsigliatissimo agli scandalizzati.
Gabriella Grasso
vignetta: copyright gianni falcone – diarioacido: gianfalco.it
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