Il tetano è causato da un germe “Clostridium tetani” che vive senza bisogno d’ossigeno in gran parte dell’ambiente. E’ possibile trovarlo nelle spine dei rovi, negli oggetti metallici arrugginiti, nella polvere, nel terreno persino nelle feci degli animali erbivori (cavalli, ovini, bovini), animali domestici (cani, gatti, polli, uccelli) e roditori dove il Clostridium vive nel loro intestino, in forma di spora, senza causare malattia. La spora del Clostridium tetani resiste all’ossigeno, alle condizioni ambientali più estreme, al calore e a molti potenti antisettici. Non rientrante nell’elenco delle malattie contagiose, il tetano è una patologia che insorge a seguito della penetrazione all’interno di ferite cutanee profonde e non esposte all’aria, delle spore del batterio. Sebbene questa malattia sia stata vinta dai piani vaccinali, è presente ancora nella sua pericolosità. Nelle ultime stime si evince che i casi di tetano registrati nel mondo sono stati 209.000; di questi, circa 59.000 (più del 20%) hanno avuto esito mortale. Stesso sono interessati bambini piccoli non vaccinati e anziani. Il Clostridium, penetrato nella ferita (specie se non subito disinfettata), passa rapidamente da spora in forma vegetativa producendo una tossina (tossina tetanica) che è in grado di aggredire il sistema nervoso centrale e pregiudicarne fortemente le funzioni, tanto da essere causa degli spasmi caratteristici del tetano. Il batterio può causare il tetano soltanto in chi non è vaccinato o non si è sottoposto ai richiami previsti. Penetrato il Clostriudium penetra, in forma di spora, in ferite della cute (lacere o da punta) e una volta che queste si sono chiuse, si crea un ambiente anaerobico favorente la sua germinazione con il passaggio in forma vegetativa (con tempi che vanno da tre a un massimo di 21 giorni) capace di produrre la neurotossina responsabile degli spasmi. Il clostriudium può essere responsabile di tetano anche in occasioni di estese abrasioni e le bruciature; in occasione di fori fatti per piercing e tatuaggi fatti senza strumenti disinfettati; morsi d’animali; dopo il taglio del cordone ombelicale con strumenti non adeguatamente sterilizzati; droghe iniettabili; E’ bene considerare, nei casi di ferita o altro sopracitato, la possibilità del tetano e pertanto bisogna ricorrere alla terapia d’urgenza (disinfettazione e pulizia della ferita, immunoglobuline antitetaniche, vaccinazione). La soluzione più efficace a prevenire l’insorgenza del tetano resta sempre la vaccinazione, iniziata già in giovane età con i richiami periodici secondo il piano vaccinale: All’età di 6 anni; ai 14 anni; ogni 10 anni dopo il richiamo dei 14 anni.
Dott. Rosario Colianni