Aidone. Al Beteyà Innovation hub di Aidone, presentato l’avvio del progetto “Ricomincio da Me”, promosso dal Ministero dello Sport e della Salute con lo scopo di coinvolgere giovani e famiglie in attività sportive, affiancate da laboratori di sensibilizzazione e momenti educativi. Ha coordinato gli interventi Mara Furbo Social Media manager e responsabile Comunicazione e Valutazione del Progetto, che ha presentato l’Asd Don Bosco, una bella realtà che fa dello sport strumento di pace e di unione tra i popoli.
“Un ottimo inizio – ha detto Furbo – per promuovere inclusione, benessere e consapevolezza, in una prospettiva di crescita per tutta la comunità”. Il sindaco di Aidone Annamaria Raccuglia ha sottolineando il modello di accoglienza diffusa che caratterizza il territorio comunale. “Per noi – ha detto- l’accoglienza è un valore aggiunto, di crescita e del territorio”. Il referente del Ministero dello Sport e della Salute Emanuele Basile si è complimentato per il lavoro svolto dall’Asd Don Bosco anche relativamente al bilancio sociale “che è – ha sottolineato Basile – un documento importante perché parla di quello che si fa, dove si è, soprattutto traccia una direzione, degli obiettivi”. Un progetto con diversi partner, che durerà 18 mesi, coinvolgendo circa 140 ragazzi. L’attenzione per lo sport da parte dell’amministrazione comunale è stato inoltre sottolineato da Tespi “Il progetto ha dichiarato- sta già dando i primi benefici concreti con tanti giovani che cominciano ad allenarsi, ad avvicinarsi al campo. Progetto che è orgoglio per il nostro territorio, d’esempio per altri territori”. Significativi alcuni interventi tra cui quello del presidente dell’Asd Don Bosco 2000 Dieme Cheikhou. “Una comunità- ha detto- che mi ha dato tanto. Lo sport parla un linguaggio capace di abbattere barriere, capace di realizzare una società più inclusiva”. E’ intervenuto inoltre il reggente della delegazione provinciale Figc – Lnd Giuseppe Anzaldi. Il progetto è stato ideato da Roberta La Cara, dirigente del Progetto e del Dipartimento Ricerca e Sviluppo Don Bosco 2000, pensato nella fase post covid con il bisogno di creare uno spazio di aggregazione non solo sportivo ma anche educativo e si pone in linea con gli obiettivi del Ministero delle politiche giovanili e sociali. “Dal 2016 – ha dichiarato La Cara- abbiamo costituito l’Asd Don Bosco 2000 come squadra multietnica con l’obiettivo di accogliere tanti giovani che hanno bisogno di relazioni, di famiglie e da qualche anno abbiamo aperto un oratorio salesiano”. Le conclusioni del presidente della Don Bosco 2000 Agostino Sella che sottolineando le criticità del territorio di Aidone soggetto a spopolamento ha spiegato come con l’accoglienza dei migranti si possa superare questa criticità. Migranti che diventano peraltro preziosa manodopera nel settore terziario, in quei lavori che nessuno vuole fare.
Angela Rita Palermo
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