26 marzo: Santi Emanuele, Quadrato e Teodosio

Chi parte e torna – ha fatto buon viaggio
Santi Emanuele, Quadrato e Teodosio. Questo gruppo di martiri, riportato nel ‘Martirologio Romano’ al 26 marzo, subì il martirio in Anatolia; ma di essi se ne parlava già nei Sinassari bizantini, chiamandoli genericamente come ‘orientali’ e raggruppati nel seguente ordine: Manuele (Emmanuel nel Martirologio Romano) Codrato (diventato Quadrato sempre nel Martirologio Romano) e Teodosio. Uno dei Sinassari narra, che spinti dall’esempio e dal coraggio dei cristiani, al cui martirio avevano dovuto assistere, si presentarono spontaneamente al governatore della loro provincia, dichiarandosi cristiani. Vennero così arrestati e messi in prigione e giacché la morte, a quei tempi era una pena troppo lieve, furono prima torturati e alla fine decapitati. Un altro Menologio, che fra l’altro li commemora distintamente, racconta che Quadrato (Codrato) era vescovo di una sede imprecisata e in un tempo non identificato; fu scacciato dai pagani e minacciato di morte se avesse continuato il suo ministero; il vescovo non li ascoltò e continuò come prima ad esercitare il suo apostolato, visitando e battezzando i prigionieri. Quando fu scoperto dai persecutori fu arrestato, torturato e decapitato; Manuele e Teodosio non tollerarono tale violenza e pur sapendo di andare incontro a sicura morte, si schierarono con il loro vescovo e si presentarono al governatore per difenderlo, professandosi cristiani e come già detto, subirono anch’essi il martirio, presumibilmente nel III secolo. Emanuele deriva dall’ebraico Immanuel e significa “Dio con noi”; è anche il nome con cui il profeta Isaia chiama il futuro Messia e per questo fu usato come appellativo di Gesù. Molto diffuso in Italia sia nel maschile che nel femminile, come anche nelle forme abbreviate di Manuele e Manuela e nelle versioni spagnole di Manuel, Manolo. Inserito spesso nei nomi composti della tradizione di Casa Savoia: Emanuele Filiberto, Vittorio Emanuele, Carlo Emanuele, ecc.
 
 
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1893, Inventato il divieto di sosta. Sono passati a stento sette anni dall’invenzione dell’automobile (v. Benz) e già compare il primo divieto di sosta. Lo emette il municipio di Parigi con un’ordinanza in cui si stabilisce che ai veicoli non è permesso fermarsi sulla pubblica via eccetto che nei casi di assoluta necessità e comunque non in condizioni di interferire con il traffico

compleanni
1911 Tennessee Williams
1933 Tinto Brass
1948 Steven Tyler
proverbio
Quando la fame entra dalla porta, l’amore esce dalla finestra

accadde oggi
1968 dopo anni di latitanza il bandito Graziano Mesina viene arrestato alla periferia di Orgosolo
1971 il Pakistan dell’Est proclama l’indipendenza e assume il nome di Bangladesh
1999 un virus per computer blocca migliaia di elaboratori in tutto il mondo: si chiama “Melissa”

frase celebre
“Non esiste altro mondo fuorché il mondo spirituale. Quello che noi chiamiamo mondo sensibili è il Male del mondo spirituale”
Kafka, Diari

consiglio
Per non far gelare i vetri
Aggiungete all’acqua per lavare i vetri alcol denaturato o antigelo (1/2 bicchiere per ogni litro d’acqua).

cosa vuol dire
Passare la notte in bianco
Trascorrere l’intera notte senza dormire, per insonnia o per ragioni di lavoro
Questo modo di dire risale al medioevo, precisamente, all’epoca della cavalleria. L’aspirante cavaliere, alla vigilia del giorno del giuramento e della consegna della spada, faceva un bagno simbolico di purificazione e di liberazione dalle cose mondane. Veniva portato in una cappella dove trascorreva la notte a pregare

consiglio per terrazzo orto e giardino
Il prato
Nel giardino, il prato deve essere più propriamente un tapetto erboso, cioè un’estensione rivestita di una cotica uniforme e compatta, costituita da un’unica essenza prativa (prato monofita) o da un miscuglio appositamente studiato (prato polifita).

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