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Sperlinga. La Frequentazione dei siti rupestri nella Valle dell’Alto Salso

Da una attenta ricognizione eseguita sui numerosi siti rupestri dei territori di Sperlinga e Nicosia si nota una serie varia di tipologie di grotte artificiali che vanno dal periodo Siculo (Monte Altesina) o comunque dal periodo pre-greco, alle necropoli paleocristiane con le caratteristiche tombe ad arcosolio (sec. Ili – VI d.C. necropoli del castello di Nicosia) agli insediamenti bizantini con affreschi di santi e Madonne, (San Cono).
Sono ben identifìcabili anche strutture utilizzate nel periodo arabo e caratterizzate dal riadattamento di ambienti in moschea (contrada Rossa) e strutture di canalizzazione delle acque (castello di Sperlinga).
L’escavazione della roccia nei nostri tenitori è stata ininterrotta da epoche antiche fino agli inizi del ‘900 (contrada Mercadante, 1925) lo stesso si può dire per l’utilizzo. In molte grotte il cambio di destinazione d’uso è stato talmente incisivo che ha cancellato ogni traccia dell’uso precedente mentre una piccola percentuale si è conservata se non intatta poco modificata rispetto all’originaria funzione.
In tutti i casi la frequentazione dei luoghi è dimostrata, in maniera inequivocabile, dai numerosi frammenti di terracotta che si rinvengono alla superfìcie in alcuni siti e che secondo gli studiosi vanno dal periodo castellucciano (oltre 4000 anni fa) al periodo greco, romano e arabo (Santa Maria Maggiore) fino al medievale.
Il nostro territorio è poco attenzionato dagli studiosi forse perché poco promettente a scoperte sensazionali; ma chi come noi conosce bene il territorio ritiene a ragione che le nostre zone siano potenzialmente fonte di copiosa ricerca sia per l’abbondanza dei siti stimabile in diverse centinaia, tra strutture raggruppate e singole grotte, nonché per la varietà di tipologie esistenti.
E’ auspicabile nel prossimo futuro un maggior interessamento delle università dapprima, possibilmente con assegnazioni di tesi di laurea e di dottorato di ricerca, per continuare poi con indagini più specifiche.

Salvatore Lo Pinzino

Alla riscoperta dell’ambiente rupestre nei territori urbani di Sperlinga e Nicosia, è il frutto di una ricerca portata avanti dalla Scuola Media ‘Dante Alighieri’ di Nicosia, la cui attività didattica è ben conosciuta sia dal Dipartimento regionale BB.CC. sia dalla Soprintendenza BB.CC. di Enna per le attività di conoscenza dei beni cul-turali svoltesi negli anni passati.
La caratteristica dei progetti di Educazione Permanente finanziati dal Dipartimento BB.CC. è quella di valorizzare il patrimonio culturale locale coinvolgendo sia la popolazione scolastica sia la popolazione adul-ta del territorio.
Il territorio ennese, e in particolare quello nicosiano è stato oggetto più volte di interventi della Soprintendenza per la valorizzazione del patrimonio rupestre.
Per la zona nord dell’ennese, oltre la catalogaziene dei siti rupestri, la Soprintendenza intende avviare una serie di iniziative culturali anzitutto per salvaguardare il prezioso patrimonio iconografico siculo-bizantino (vedere l’opuscolo del prof. C. Martire: “Gli affreschi degli oratori rupestri di Assoro”). In secondo luogo proporre che i centri abi-tati di Calascibetta, Enna, Sperlinga, Nicosia, Assoro, Agira, Cagliano, Centuripe siano dichiarati dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità per l’originalità dei siti rupestri.
In questo senso il pregevole lavoro di ricerca della Scuola Media Dante Alighieri è un tassello in più per completare il mosaico relativo alle dimore e agli opifici in grotta tanto importanti nella storia del territorio.

Claudio Paterna
Direttore del Servizio per i Beni Storico-Artistici ed Etnoantropologici
Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, Enna

Istituto Comprensivo ‘Dante Alighieri’ Nicosia
Dirigente scolastico: Ignazio Furnari
Attività delle terze classi della scuola media di Sperlinga e Nicosia
Gli alunni della III S (Sperlinga)
Alessandro Campagna, Chiara De Luca, Francesco Emanuele, Maria Mercede Emanuele, Rosa Guarnera, Giovanni Marco Guglielmo, Alessandro Lavoro, Giuseppe Li Calzi, Giovanna Lo Bianco, Maria Ilaria Tirrito.
Gli alunni della III B (Nicosia)
Cinzia Basilotta, Santa Battaglia, Giuseppe Belfiore, Martino Bracco, Giuseppe D’Amico, Rosalinda D’Amico, Marianna Di Carlo, Maria Fiscella, Andrea Marcantonio, Adelina Mazzara Bologna, Viviana Munzone, Michele Pioppo, Claudio Pirrone, Silvio Polizzi, Eleonora Ratto, Angela Rizzo, Filippo Rizzo, Melania Scinardo Tabernacolo, Emanuela Spinelli, Letizia Trombetta, Riccardo Venezia.
Hanno collaborato i proff. Maria Grazia Amoroso e Antonietta Lo Presti
Fotografie G.Rohlfs, Istituto di Filologia Romanza, Università di Berna (1924)

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