Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 15 gennaio ha dato il via libera alle modifiche apportate dall’ARS alla legge di riforma delle Province Sicilia a seguito della nota impugnativa per sospetta incostituzionalità di numerose disposizioni varate dal legislatore regionale. A questo punto non dovrebbero esserci più problemi, ma ne parliamo con Massimo Greco.
La primavera del 2016 ci porterà i nuovi organi di governo dei Liberi Consorzi comunali?
Penso proprio di sì, visto che l’ARS ha deciso, acriticamente, di adeguarsi all’impugnativa del Consiglio dei Ministri. La debolezza istituzionale e politica della Regione Siciliana ha suggerito di non andare allo scontro costituzionale con lo Stato.
Quindi si potrà contare su un nuovo ente intermedio finalmente funzionante?
Certamente l’elezione degli organi rappresenta un indicatore chiaro di funzionamento del nuovo ente ma il buon funzionamento dipenderà dal ripristino del rapporto tra funzioni amministrative, risorse finanziarie e risorse umane. Ad oggi questo rapporto è totalmente sfalsato, visto che le risorse finanziarie su cui può contare il Libero Consorzio comunale non sono simmetriche alle funzioni amministrative assegnate.
Questo potrebbe generare un problema per i dipendenti?
Certo, a parte i soliti parametri di finanza pubblica che non possono essere rispettati, rimane il problema della sostenibilità finanziaria delle risorse umane. Al potenziamento delle funzioni amministrative il legislatore non ha fatto seguire alcuna copertura finanziaria e questo si ripercuote inevitabilmente anche sul buon andamento dell’azione amministrativa.
Con l’avvento dei Sindaci nella governance dell’ente cosa accadrà?
Mi auguro che non si verifichi quanto già sperimentato in occasione della gestione degli AA.TT.OO. I Sindaci siciliani hanno dimostrato di non avere alcuna cultura della gestione associata dei servizi, basti pensare a quello che sta succedendo in materia di rifiuti, in cui le assemblee vengono disertate dai Sindaci e spesso paralizzate per l’assenza del numero legale. Pensare che i Sindaci debbano governare anche il nuovo ente intermedio fa venire i brividi.
Chi potrà essere il Sindaco più idoneo a guidare il Libero Consorzio comunale?
A mio parere dovrà essere un Sindaco che amministra un Comune dove non è richiesto un gravoso impegno istituzionale. Se questo ha avuto esperienza nell’ex Provincia regionale sarà ancora meglio. Un Sindaco che già non riesce a fare bene nel proprio Comune è da scartare a priori perché sarebbe solamente un peso per il Libero Consorzio comunale.
Si parla del Sindaco di Centuripe e del Sindaco di Enna, ma anche del Sindaco di Troina e di Villarosa….
Galvagno sarebbe l’ideale perché possiede tutti i requisiti richiesti: a) è Sindaco di un Comune piccolo che non richiede un impegno quotidiano; b) ha una vasta esperienza amministrativa per avere governato l’ex Provincia regionale tanti anni; c) ha esperienza legislativa avendo fatto il Deputato regionale non da spettatore. I Sindaci Costanza, Di Pietro e Venezia potrebbero contribuire autorevolmente alla composizione dell’organo esecutivo.
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