K.O. del Comune di Enna in materia di trasparenza

K.O. del Comune di Enna in materia di trasparenza
di Massimo Greco

A volte ci chiediamo a cosa servono i seminari formativi che l’Amministrazione regionale sta ciclicamente promuovendo nei confronti dei propri dipendenti e (gratuitamente) nei confronti dei dipendenti degli Enti locali sulle nuove discipline in materia di anticorruzione e trasparenza, se poi, nella pratica quotidiana quella “funzione pubblica” – di cui si parla diffusamente nei citati seminari – non viene adeguatamente esercitata. Il caso che ci viene posto in rilievo non concerne un diniego di accesso agli atti di una procedura comparativa indetta dal Comune per il reclutamento dell’attuale Dirigente del Settore finanziario, ma il comportamento ambiguo e dilatorio del Responsabile del procedimento nel riconoscere il diritto di un partecipante a tale procedura comparativa di accedere ai verbali contenenti gli esiti valutativi dei curricula e della prova orale sostenuta dal nominato vincitore. Tanto ambiguo e tanto dilatorio da costringere il candidato escluso a rivolgersi al Tribunale Amministrativo per vedersi riconoscere tale diritto. Il TAR di Catania, con sentenza depositata lo scorso 16 novembre 2016, ovviamente, accoglie il ricorso del ricorrente, annullando l’atto di rigetto impugnato e ordinando al Comune di esibire i documenti richiesti. Altrettanto ovviamente, il Comune viene condannato alle spese quantificate in 1500,oo euro oltre gli accessori previsti dalla legge.

Bene, al netto di un evidente caso di maladministration consumato in un epoca in cui all’interno della Pubblica Amministrazione si parla di “trasparenza totale” e di Freedom of Information Act, ci chiediamo chi dovrà sostenere le spese di cui alla citata condanna. Il Comune e, quindi, indirettamente i suoi cittadini o il Dirigente/Funzionario che ha negato un banalissimo accesso agli atti di un procedimento amministrativo nei confronti del quale, peraltro, la ricorrente vantava un evidente interesse qualificato? Ci incuriosisce altresì sapere se il Responsabile anticorruzione del Comune risultasse a conoscenza dei fatti e, soprattutto, se della questione sarà investito l’Organo indipendente di valutazione per quanto di rispettiva competenza.

“Trasparenza” e “prevenzione” rappresentano infatti il binomio attraverso il quale sono misurati gli effetti dell’applicazione del sistema anticorruzione in ogni Pubblica Amministrazione.

 

Check Also

Enna. Dal cinema “Torre di Federico” alla residenza “Marzuolo”

Il lavoro dell’archeologo è fondamentale perché notoriamente riesce a dare voce anche alle pietre che …