Enna. Alla presenza delle autorità cittadine si è conclusa a Sala Cerere la Lectio Magistralis su: “1° dicembre 1299 – Battaglia della Falconara e il ruolo di Castrogiovanni nella guerra del Vespro”. Sebastiano Schillaci, presidente della “Compagnia Arcieri del Castello” di Enna, promotrice dell’iniziativa, ha dato inizio ai lavori ricordando: “Sono trascorsi 20 anni dalla fondazione della Compagnia, da sempre impegnata a portare avanti un ambizioso progetto: quello di far scoprire le gloriose pagine della storia siciliana ed ennese in particolare. Le varie attività della Compagnia, tra le quali quelle legate al tiro con l’arco storico e tradizionale – afferma infine – ci gratificano e ci spronano a portare avanti ancor di più questa nostra idea”.
Sono seguiti i saluti istituzionale del sindaco Maurizio Dipietro, il quale ha esaltato il ruolo della città di Enna, nel recente e nel lontano passato, protagonista d’importanti avvenimenti storici che portano ad operare per la loro scoperta e valorizzazione. Nella prima relazione sul tema “I fanti ennesi alla Falconara, cronaca di una battaglia”, Federico Emma ha intrattenuto il folto uditorio con l’ausilio di significative immagini proiettate sul grande schermo,, rievocando in particolare un episodio della lunga guerra del Vespro durata 90 anni: ‘la Battaglia della Falconara’, avvenuta oltre sette secoli fa, nelle campagne tra Trapani e Marsala, il 1° dicembre 1299. Lo scontro avvenne in uno dei momenti più critici della guerra tra Napoli e il Regno di Sicilia. È considerata la più grande battaglia combattuta in campo aperto di tutta la guerra del Vespro e una delle dieci che cambiarono il volto e la storia dell’Isola . Filippo, figlio del re di Napoli Carlo II, sbarcò a Trapani con un esercito di 1000 fanti e 600 cavalieri. Re Federico III, che si trovava a Castrogiovanni, dopo un consiglio di guerra decise di mettersi lui stesso alla guida delle truppe. Gli storici raccontano che proprio in quella battaglia, ebbero un ruolo fondamentale i fanti ennesi che seguirono il loro Re decisi a difendere la corona. Essi si unirono al grosso delle truppe, posizionandosi all’ala sinistra dello schieramento predisposto da Federico e mossero per primi verso il nemico. Emma ha ricostruito con dovizia di particolari gli schemi della battaglia, evidenziando il decisivo ruolo dei fanti ennesi, come riportano gli storici nelle loro ricostruzioni dell’evento bellico, da Nicolò Speciale a Michele Amari. Ha messo in risalto, infine, il legame tra Federico III re di Sicilia e la nostra città che conserva nel Museo Alessi l’Elsa in cristallo della spada del Re. È seguita la relazione di Giuseppe Maria Amato che ha trattato il tema “Enna, libero comune nella guerra del Vespro”. Ha esordito tracciando un percorso storico: dall’epoca bizantina al regno di Federico III, evidenziando il ruolo di Castrogiovanni nella storia della Sicilia e soprattutto il percorso politico di Enna vocata alla libertà comunale e a conservare i privilegi di città regia. Amato ha parlato, tra l’altro, della diversità siciliana che non conobbe il feudalismo dei paesi del Nord Europa durante la dominazione araba e che anche con il primo sovrano normanno, Ruggero II, seguì una strada del tutto originale. In Sicilia Ruggero creò, infatti, un complesso sistema nel quale sia la tradizione araba come quella greco-bizantina, trovarono ampio spazio. Inoltre seguendo un uso tipicamente vichingo i Conti continuarono a far riferimento ad un’Assemblea dei Grandi, creando così i presupposti per l’istituzione del Parlamento Siciliano. Moderatore dell’incontro è stato il vice presidente della Compagnia, Gaetano Campisi, il quale, nel suo discorso introduttivo ha sottolineato il ruolo dei fanti ennesi che seguirono il loro Re in battaglia a difesa dell’Isola. Sebastiano Schillaci e Gaetano Campisi, all’unisono, hanno espresso soddisfazione della riuscita dell’incontro, molto partecipato e seguito dal numeroso pubblico convenuto, ed hanno altresì annunciato di avere in programma altri incontri culturali che consentiranno di arricchire il bagaglio di conoscenze degli avvenimenti storici, misconosciuti ai più, riguardanti la città di Enna.
Salvatore Presti
(nella foto di gruppo: i relatori, i dirigenti e alcuni soci della Campagnia “Arcieri del Castello”)
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