Enna. Da capitale della cultura a città universitaria. (Gli uomini passano le Istituzione restano)
di Massimo Greco
Mentre si aspetta che il Governo regionale “batta un colpo” su modalità e tempi di realizzazione del 4° Policlinico universitario, i vertici dell’Università Kore e del Comune di Enna raggiungono quell’accordo di collaborazione istituzionale a tutto campo che in più occasioni abbiamo auspicato. Perso il treno (troppo ambizioso) di “Capitale della Cultura” e ottenuto un pessimo rating nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, il Sindaco Dipietro si è finalmente reso conto che il recupero della perduta centralità di capoluogo di provincia passa attraverso il potenziamento dell’unico volano di sviluppo reale e concreto rappresentato dal sistema universitario che orbita attorno alla Kore. E così dopo anni di guerra fredda, Dipietro e Salerno hanno convenuto di trasferire una facoltà universitaria ad Enna alta e di localizzare la residenza universitaria nell’area della ex fiera dell’agricoltura di contrada Santa Lucia, secondo le previsioni del nuovo strumento urbanistico. Il primo step di un accordo raggiunto che, ancorchè tardivo, va incorniciato tra quelle poche politiche pubbliche in grado di consegnare alle future generazioni beni e servizi di indubbia utilità collettiva.
Già, perché se è vera la componente personalistica di ogni azione pubblica è altrettanto vero che gli uomini passano e le Istituzioni restano, ma soprattutto restano i risultati di impegni, tensioni, passioni, sacrifici e idee messe in campo al solo fine di contribuire alla rimozione costituzionale di quegli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale di territori interni come i nostri. Alla domanda “Oggi come va?”, avrebbe così risposto Rachel nel film Batman Begins, “Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica”.