Finalmente ci siamo, la “Città universitaria” è entrata seriamente nell’agenda politica del Comune di Enna e di questo bisogna darne atto a tutti i gruppi del Consiglio comunale che hanno fortemente indirizzato il Sindaco Di Pietro a condividerne la progettualità con l’Università Kore.
Non è più il caso di guardare indietro e al tempo perduto, adesso bisogna puntare tutto sulla vocazione universitaria di Enna, l’unica in grado di restituirle quella funzione di traino che dovrebbe avere un capoluogo di provincia. Una vocazione che non trova i suoi riferimenti nella tradizione o nella storia culturale della città ma nella contemporaneità del buon governo e delle scelte lungimiranti di una classe dirigente che ha saputo concretizzare una politica di area vasta a servizio del territorio. Anche grazie alla collaborazione del Comune di Enna, l’Università Kore trasferirà una facoltà universitaria a Enna alta utilizzando l’immobile della scuola media Pascoli che, per l’occasione, sarà concesso in comodato d’uso. E sempre nella parte alta della città si respirerà la fresca aria accademica generata dalla residenza universitaria che la Kore realizzerà nell’immobile di Via IV novembre (ex cinema Torre di Federico) rimasto fermo con le “quattro frecce”. A Enna bassa, l’Università Kore trasferirà l’idea di realizzare la 2° residenza universitaria dal quadrivio di S. Anna (ex Casa del Mietitore – anch’essa rimasta in panne) all’area dello Scifitello (ex Encana) e costruirà la 3° residenza universitaria in contrada Panasia. Anche a Pergusa si respirerà l’aria della Città universitaria, visto che la Kore ha acquistato, per le medesime finalità, gli alberghi Villa Giulia e l’ex Serena. A questo punto, in cui si sta veramente passando dalle parole ai fatti, con un cronoprogramma chiaro e vincolante sia per la Kore che per il Comune di Enna, la creazione di una specifica delega interassessoriale sulla “Città universitaria” non è più un opzione ma un’azione politica strategica.
Massimo Greco
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