Chi sempre mente – vergogna non sente
Beato Vincenzo Romano, Sacerdote. La data di culto per la Chiesa universale è il 20 dicembre, mentre in Campania, di cui è Patrono Celeste del Clero Diocesano, viene commemorato il 29 novembre (inizio della novena dell’Immacolata). Vincenzo Romano nacque il 3 giugno 1751 a Torre del Greco, alle falde del Vesuvio, celebre per la sviluppatissima arte del corallo. I genitori, Nicola Romano e Grazia Rivieccio, di famiglia modesta, abitavano a Via Piscopia, in uno dei rioni più popolosi e vivaci della città. Trascorse i primi anni della sua vita in un clima familiare assai religioso ed ebbe come primo maestro ed educatore don Agostino Scognamiglio, pio e dotto sacerdote torrese. All’età di 14 anni fu ammesso al Seminario Diocesano di Napoli, dove poté giovarsi della guida di uomini di cultura e di santità, dei consigli di Mariano Arciero, suo Padre Spirituale, e degli insegnamenti di S. Alfonso Maria de’ Liguori. Ordinato sacerdote il 10 giugno 1775, svolse il suo apostolato per 20 anni nella natia Torre del Greco, dedicandosi a tutte le attività religiose e sociali che questo popoloso paese, posto all’estremo confine della Diocesi napoletana, richiedeva; era tanto il suo zelo che meritò l’appellativo di “celebre faticatore”. Assistette, in particolare, i tanti marinai torresi che navigavano per il mondo e le loro famiglie sempre in trepida attesa del loro ritorno non sempre certo. Il “ministero della parola” ed il “Vangelo della carità” sono le basi della sua attività pastorale; aveva una predicazione fluente, non ampollosa, facile a capirsi e i fedeli accorrevano ma soprattutto seguivano e mettevano in pratica ciò che ascoltavano. La generosa gente di Torre del Greco ha sempre risposto positivamente alle sollecitazioni dei loro parroci, oggi come allora, ed è stata sempre un serbatoio continuo di vocazioni sacerdotali. Sollecitò la recita del S. Rosario serale, scrisse un libretto per poter seguire meglio la celebrazione della Santa Messa. Tiene scuola per i bambini, divisi in classi, nella sua casa. Si fa mediatore dei contrasti sorti fra gli armatori delle “coralline” ed i marinai che affrontano i rischi e la fatica della pesca del corallo. Gira con infaticabile zelo a sorprendere covi di delinquenti per smorzare i loro loschi intenti malavitosi. La terribile eruzione del Vesuvio del 15 giugno 1794, che distrusse quasi completamente la città e la chiesa parrocchiale, mise in luce la sua fibra apostolica. Egli si dedicò subito alla difficile opera di ricostruzione materiale e spirituale della città e della chiesa, che volle riedificare più grande e maestosa. Dal 1796 al 1831 resse, prima come Economo Curato e poi dal 28 dicembre 1799 come Preposito, la Parrocchia di S. Croce in Torre del Greco, che comprendeva allora l’intera città di Torre del Greco, la più popolata del territorio di Napoli. Ebbe la soddisfazione di vedere ultimata nel 1827, la costruzione della maestosa basilica di Santa Croce (progetto dell’architetto Ignazio Di Nardo), che ha ricevuto la visita del Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846-1878) nel 1849 e del Servo di Dio Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005) nel 1990. Morì il 20 dicembre 1831 dopo una lunga e penosa malattia, lasciando ai suoi sacerdoti come testamento spirituale l’impegno a vivere la carità fraterna. Papa Leone XIII (Gioacchino Pecci, 1878-1903), il 25 marzo 1895, dichiarava eroiche le virtù di Vincenzo Romano e il Servo di Dio Paolo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978), il 17 novembre 1963, lo proclamava Beato, additandolo al Clero e specialmente ai Parroci, quale modello di vita apostolica. Nel 1965 i Vescovi della Campania lo proclamarono patrono celeste del Clero diocesano. Dal 1970 è aperto il Processo di Canonizzazione, e si è in attesa di un miracolo da parte del Signore per l’intercessione del Beato Vincenzo Romano. Le spoglie mortali sono custodite, in un’artistica urna bronzea, realizzata da Antonio Mennella nel 1963, nella Basilica Pontificia di Santa Croce dove, l’11 novembre 1990, si è recato a venerarlo Papa Giovanni Paolo II, durante la sua visita pastorale alla Chiesa di Napoli, che si espresse in questi termini: “Il più illustre figlio di Torre del Greco è senza dubbio il Beato Vincenzo Romano. Egli ha lasciato un’eredità spirituale preziosa con l’esempio di una vita santa, del fervore sacerdotale e della totale dedizione che caratterizzarono gli oltre trent’ anni del suo ministero pastorale… Egli fu un precursore della carità sociale, così importante per la Chiesa di oggi, con l’assistenza spirituale e la tutela dei diritti dei pescatori di corallo, per i quali era celebre Torre del Greco. Durante i lunghi periodi di assenza degli uomini su mari lontani, il Beato riservava particolari cure alle loro famiglie. Ma Vincenzo Romano lavorò intensamente soprattutto per la formazione delle coscienze e per l’evangelizzazione… Alla gente del popolo propose il Vangelo nella sua semplicità ed autenticità, divenendo egli stesso testimone credibile e araldo della parola di Cristo con una vita povera, umile e, soprattutto, integralmente dedita al ministero… Vi invito tutti a riprendere ancora oggi il suo programma pastorale, per inserirlo nelle moderne tensioni sociali con il suo stesso fervore e la sua medesima passione”.
Significato del nome Vincenzo : “che vince, destinato a vincere” (latino).
Oggi si celebrano anche:
S. ZEFFERINO, Papa (dal 198 cc al 217)
S. Liberale, Martire a Roma († sec. inc.)
S. Filogonio di Antiochia, Vescovo († 324)
S. Ursicino del Giura, Eremita e fondatore († 620 cc)
S. Domenico di Silos (nella Castiglia in Spagna), Abate († 1073)
B. Michele (Michal) Piaszczynski (1885-1940), Sacerdote e martire
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Padre nostro, fa’ che amiamo questo nostro tempo e vi leggiamo sempre i segni del Tuo Amore.
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1894, Dicembre, James Dewar fabbrica l’idrogeno liquido. Il fisico inglese (v. 1892) è il pioniere degli studi sulla liquefazione dei gas, con cui riesce per la prima volta a raggiungere in laboratorio temperatture molto basse. Nel suo laboratorio riesce di liquefare l’ossigeno (-183 °C), l’idrogeno (-252 °C) e l’aria
compleanni
1868 Harvey Firestone
1902 Sidney Hook
1947 Gigliola Cinquetti
proverbio
Studia, non per sapere di più, ma per sapere meglio degli altri
accadde oggi
1922 nascita dell’Unione Sovietica, formata dalle 14 Repubbliche Socialiste
1965 Charles De Gaulle vince le elezioni presidenziali francesi, battendo Fran7ois Mitterrand
1999 nel Vermont, stato americano, la Corte Suprema stabilisce la parità di diritti delle coppie omosessuali e quelle eterosessuali
frase celebre
“A volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere”
Francis Scott Fitzgerald, Tenera è la notte
consiglio
Carota salva – burro
Potete recuperare del burro un po’ irrancidito, infilandovi dentro una carota e lasciandovela per tre o quattro ore.
cosa vuol dire
Faber est suae quisque fortunae
Ognuno è artefice della propria fortuna
Frase latina di Appio Claudio Cieco, secondo il quale ciascuno è responsabile del proprio successo
consiglio per terrazzo orto e giardino
Contro il gelo
Tutte le piante, o quasi, devono essere protette dal gelo e da temperature superiori ai 24°C. La maggior parte cresce bene in locali relativamente umidi, con temperature intorno ai 18-21°C. Piante invernali come l’azalea, il ciclamino e la stella di Natale resistono più a lungo in ambienti freddi.