Ci sono delle multinazionali che estraggono il petrolio nei nostri mari, con impianti ad altissimo rischio e che producono solo l’1% del fabbisogno energetico e non pagano nemmeno le tasse. Siete d’accordo? Si! Si o anche no oppure e semplicemente chissenefrega, non è affar mio.
Cose tecniche sono, che non cambiano nulla dell’esistente e poi ora che è cominciata l’era renziana del tempo napolitano a pensare per noi ci pensa LUI, il Silvio dei 140 caratteri.
Il referendum è stato frodato ancora una volta e è stato grave che a farlo siano stati i detentori della democrazia e della cosa pubblica, ma ancora più grave è stata l’arroganza di chi ha postato il bollo del “si ha votato”.
Il branco virtuale ha urlato il suo virtuosismo alla foto degli altri, dei nemici che ieri erano gli astenuti e l’altro ieri i diversamente pensanti. I crociati sui social non difettano mai e ogni pretesto è buono per sentirsi migliori degli altri: una foto meglio riuscita, una ricetta ben eseguita, un voto dato… che tristezza.
Ciaone a ottobre dunque quando il si a Renzi sarà d’obbligo per l’Italia che non si è ancora ridestata, ma i rappresentanti dei partiti che alle comunali ammorbano l’aria di “Ciao. In famiglia tutto bene? Ricordati di votare Tizio, Caio o Sempronio” ieri erano tutti al mare? Sarà stata l’ora tarda, ma io non ne ho visto neppure uno. Impegni improrogabili li avranno trattenuti… al mare.
Gabriella Grasso
@Gabri_Grasso
«Prima dicevano quorum. Poi il 40. Poi il 35. Adesso, per loro, l’importante è partecipare #ciaone». A scrivere questo tweet è il deputato del Pd Ernesto Carbone che a urne aperte commenta così il referendum sulle trivelle con tanto di hashtag provocatorio. L’esternazione di Carbone, membro della segreteria del Partito Democratico e renziano doc e Commissario PD ad Enna, non è andata giù al popolo della rete e in particolare ai sostenitori della consultazione referendaria.] «Prima dicevano quorum. Poi il 40. Poi il 35. Adesso, per loro, l’importante è partecipare #ciaone». A scrivere questo tweet è il deputato del Pd Ernesto Carbone che a urne aperte commenta così il referendum sulle trivelle con tanto di hashtag provocatorio. L’esternazione di Carbone, membro della segreteria del Partito Democratico e renziano doc, non è andata giù al popolo della rete e in particolare ai sostenitori della consultazione referendaria.