In libreria il mio nuovo libro di Pino Scorciapino: “Massime avanti Coronavis e dopo Coronavis”
Albatros Editrice – Roma 240 pagine – Euro 14,90
Il libro conclude la trilogia iniziata nel 2013 con Le massime di Massimo e proseguita nel 2019 con Le Massime di Vitaliano. Nelle sue pagine vicende, riflessioni, commenti al tempo di prima del coronavirus e dopo il coronavirus. Ricostruzione curiosa, originale, politicamente schierata, a più mani (con numerosi contributi e scritti di amici, colleghi, conoscenti). A volte ironica, autoironica, satirica, altre volte drammaticamente seria. Con una personalissima narrazione degli avvenimenti della prima ondata della primavera-estate 2020, un titolo e una copertina piuttosto strani e quindi da spiegare, la necessità di iniziare la lettura dall’Introduzione per avere contezza dell’impostazione dei capitoli.
Contrariamente a quanto avvenuto per i miei precedenti dieci libri, per i quali sono state organizzate finora nel complesso 28 presentazioni – in città, paesi, istituti scolastici – non presenterò per il lancio questo undicesimo libro a causa delle restrizioni e dei disagi che la grave recrudescenza del Covid-19 con la seconda ondata sta comportando. Come è intuibile, questa rinuncia rende ancora più complicata la promozione del volume, operazione già impegnativa di suo in tempi normali.
Il dato di fatto a cui adeguarci – ma non rassegnarci – è che la pandemia assassina esistenze e, in ogni caso, ruba tempo alle nostre vite, alla nostra libertà, ai nostri progetti, alla nostra voglia di viaggiare, conoscere, abbracciarci. Ci toglie presente, futuro, istruzione, socialità, opportunità, iniziative, incontri, teatro, cinema, concerti, crescita culturale. Spegne religioni, abitudini, arte, bellezza. Distrugge lavoro, fatturati, sviluppo, benessere. Travolge i sistemi sanitari e le economie delle nazioni.
Considerati i tempi sofferti che attraversiamo – nei quali più che mai è necessario guardare agli ultimi, a chi è meno fortunato di noi, ed a chi si prodiga per gli ultimi – ho pensato anche a due altre modalità di “acquisto solidale” per le quali destinerò l’importo dei miei diritti d’autore a tre centri che seguo da decenni:
1) Casa d’accoglienza per i poveri “Santa Maria degli Angeli” nel Convento dei Cappuccini di Troina (En).
2) IRCCS – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per il ritardo mentale e l’involuzione cerebrale senile – “Oasi Maria Santissima” di Troina (En).
3) Orfanotrofio “Mère du Verbe” di Kigali (Ruanda) in Africa, fondato dal missionario padre Vito Misuraca.
Dalla presentazione del libro nella quarta di copertina:
Cronache, riflessioni, aforismi, acute osservazioni. L’autore ci narra attraverso il suo sguardo critico e la sua lucida ironia la transizione da un’epoca ad un’altra, dal tempo avanti Coronavirus al dopo Coronavirus, dissertando su molteplici questioni.
“Sebbene questo libro consista (a suo modo) anche in cronaca, diario di quanto vissuto, è bene chiarire che non esiste nessun tentativo di fare la storia dell’epidemia. Si pubblicano più che altro istantanee saltando da un argomento all’altro. Possibilmente smentite dai fatti qualche giorno dopo. Ma rimaste rigorosamente immodificate. Quasi sempre con l’indicazione della data. Ogni capitolo è a sé stante: la cronologia riparte dal mondo precedente e prosegue nella nuova era virata. Rende vivace il libro l’intuizione di riportare non solo la mia lettura degli eventi e certi miei graffianti commenti – quantitativamente preminente – ma di inserire anche decine di opinioni altrui”.