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Regalbuto. Gian Filippo Ingrassia

Regalbuto. Gian Filippo Ingrassia – Nacque nel 1510 a Regalbuto. Fin da giovane intraprese la via del sapere e studiò a Palermo e a Padova laureandosi in medicina nel1537. In un primo periodo (1544) fu chiamato ad insegnare all’Università di Napoli dove esercitò la sua attività di medico, ottenendo grandissimi successi. Nel 1546 attraverso un’accurata ricerca sull’anatomia umana Gian Filippo scoprì un ossicino all’interno dell’orecchio che egli stesso chiamò “staffa” o “deltoide” che permise una più idonea comprensione dello stimolo acustico. Fece delle accurate ricerche sulle vesciche seminali che fecero capire meglio il loro funzionamento. Ritornò in Sicilia dove fu eletto dal senato “lettore ordinario di medicina” e dal re Filippo II nel 1563 protomedico del Regno di Sicilia. Fondò la medicina pubblica quella legale e la polizia sanitaria. Grazia al suo intervento furono presi provvedimenti sulla sanità pubblica e sull’igiene di Palermo. Tra il 1575 e il 1576 scoppiò in Sicilia un’epidemia di peste; il viceré Don Carlo convocò l’ormai vecchio ed ammalato Gian Filippo Ingrassia e gli diede la carica di deputato per il tempo della peste e di consultore sanitario. Egli fu molto generoso nel dare cura e soccorso agli ammalati. Scrisse un libro che intitolò “Informatione del Pestifero et Contagioso Morbo” che conteneva le sue riflessioni su questa esperienza. Questo libro, pur essendo inferiore ad altri suoi scritti rimane il suo capolavoro. Ingrassia si riteneva un uomo “servo” della patria e fu per questo che rifiutò lo stipendio che gli spettava ogni mese. Morì il 6 novembre 1580. In suo onore il paese di Regalbuto ha intitolato una delle vie principali la scuola elementare e la scuola media. A Catania è stato intestato l’Istituto di Anatomia.

Opere di Gianfilippo Ingrassia
Iatropologia, Napoli, 1547.
Scholia, Napoli, Giovanni Paolo Suganappo, 1549.
De Tumoribus praeter naturam, Napoli, Matteo Cancro, 1553.
De Ossibus o Commentaria (in Galeni librum de ossibus doctissima, et expertissima commentaria, Palermo, Giovan Battista Moringo, 1603 la ed., Venezia, 1604, 2a ed.).
Trattato assai bello, ed utile di due Mostri nati ira Palermo in diversi tempi, ove per due lettere l’una volgare, e l’altra latina si determinano molte necessarie questioni appartenenti ad essi mostri.. ., Palermo, Giovanni Antonio Maida, 1560.
Ragionamento fatto in presenza del Magistrato sopra le infermità epidemiali e popolari successe nell’anno 1558, Palermo, Antonio Maiora, 1560.
De veneno post tempus permeante (sl.., marzo 1561).
Constitutiones et capitula, nec non jurisdictiones Regii Protomedicatus officii cum pandectis eiusdem. .., s.l. 1563.
Quaestio utrum victis a principio ad status usque procedere debet sub tiliando, An (ut multi perpetuo observant) potius ingrossando, Venezia, Angelo Patessio, 1568.
Quod Veterinaria Medicina formaliter una, eademque cum nobiliore homine medicina sit, materiae duntaxat dignitate, seu nobilitate differens: ex quo Veterinarij quoque Medici, non minus, quam Nobiles illi Hominum Medici, ad Regiam Protomedicatus officij iurisdictionem pertineant, Venezia, Angelo Patessio, 1568.

Testo da un progetto ideato e realizzato dalla Scuola Media Statale ‘G.F.Ingrassia’ di Regalbuto. Anno scolastico 2000/2001

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