Non seguo gli oroscopi ne i succedanei del vecchio “Barba Nera” (che a volte ci azzeccava) ne frequento maghi o predittori di cui mi dicono abbondano varie tv (anche quella di Stato?) e dunque ho difficoltà a capire cosa possa accadere ancor più di peggio nell’anno che sta per iniziare. So di certo che è bisestile, cioè con un giorno in più attribuito sia dal calendario giuliano che gregoriano fin dal 1582 (Gregorio XIII) al mese di Febbraio per compensare lo sfasamento che ogni 4 anni potrebbe determinarsi tra l’anno civile e il ciclo delle stagioni.
E poiché il napoletani che se ne intendono dicono che non porta proprio bene, sto sulle mie.
Alcune cose appaiano scontate anche per chi come il nostro beneamato (si fa per dire) premier ha un ottimismo (non della ragione, francamente) ammirevole. Sa per esempio che a Gennaio potrebbero esserci una sorta di Idi di Marzo – anticipate – con qualche Bruto che lo pugnala politicamente e con un Antonio (Di Pietro?) che farà l’elogio funebre politico con grande fervore e compianto unanime.
Il nostro sa anche che tra le tante cose che nella sua carriera di commis d’Etat è riuscito a vendere oggi ha nel carniere anche l’Alitalia che perde “Italia” e diventa solo Ali, con gioia del mondo Islamico: il che è buono e giusto visto che sarebbe assurdo far volare in aria un paese come il nostro che notoriamente ha piedi talmente per terra che non fa un passo avanti manco a spintoni. Sa che varie bollette aumenteranno e che il differenziale in Pil tra nord e sud aumenterà con una forchetta sempre più larga.Ma ciò appare giusto e buono perché il cittadino italiano non deve avere tentazioni e se si trova meno soldi in tasca eviterà queste e potrà andare dunque in paradiso anziché all’inferno: e da un cattolico come lui non ci si poteva che aspettare ciò.
Pasqua non prevista spostata. E dunque grazie al Governo si celebrerà come da agenda il 23 Marzo dalla mezzanotte in poi anche se la data ricordando fasti fascisti (chi non ricorda il gruppo rionale XXIII Marzo ad Enna?) era stata contestata dalla sinistra radicale, ma poi grazie a Mastella che ha detto “me ne vado” è rimasta intoccata.
Grazie al governo potremo rottamare tutte le auto che vogliamo. Cosa opportuna così il parco macchine dei vari ministeri, ma penso anche gli aerei, potranno esseri mandati al macero e tutti con belle auto nuove che ovviamente non potremo pagare ma che ci daranno fino al momento in cui ci vengono sequestrate grande gioia. E poi forse potrebbe esserci una giornata referendaria grosso modo tra il 15 di aprile ed il 15 giugno. Tuttto dipende dalla Consulta; ma in caso è una offerta di divertissement datoci per evitare di dire che gli svizzeri votano anche per rimuovere un albero e noi che di civiltà ne abbiamo forse più, mai.
Festeggeremo i sessantanni della Costituzione che dopo avere poveretta sentito tutti gli improperi del mondo ora invece – ed è cosa buona e giusta – da tutti viene lodata al punto che si sta studiando una eventuale pena per chi osa dire che é obosoleta non applicata, lunga oltre ogni limite e “tutta da rifare”: Al lavoro un team di esperti ove troneggia il presidente della Camera che se ne intende.
L’elenco sarebbe lungo. Ma per essere pratici occorre guardare al nostro borgo.
Bene le cose si mettono al meglio :una scala mobile per congiungere Enna e S.Anna, prevista – si pensa – per il 2108. Piano regolatore in dirittura d’arrivo per cui tutti fermi perché dopo 50 anni (sono tanti: ne so qualcosa) forse potremo avere questo instrumento tecnico amministrativo che potrà andare in operational prima della fine del secolo. La rottamazione di cui sopra e l’impossibilità per mancanza fondi di acquisto nuove macchine risolverà il problema del traffico e finalmente grazie ai chi governa potremo passeggiare tempo permettendo ed ammirare le bellezze del nostro borgo che sono poche si ma buone e poi se non le ammiriamo noi chi può farlo?
E per finire finalmente potremo avere un idroscalo a due passi dal quale partire per il mondo con idrovolanti che ci porteranno ovunque consentendoci di scappare senza dovere andare nella perfida Catania che si è fatto un bell’aeroporto mentre noi avevamo proposto Gerbini al confine della nostra provincia mai da alcuno considerato per invidia e perfidia.
Insomma se tutto va bene in un anno forse riusciremo a dire che qualcosa è accaduto anche se non per nostro merito ma per demerito altrui. Ed i nostri politici potranno con la generosità che li distingue (Dio li aiuti!) congratularsi e con se stessi e con noi per avere mantenuto le posizioni che se lo avessimo fatto il 10 luglio 1943 gli Alleati sarebbero ancora a Gela.
Buon Anno!
Pino Grimaldi
prof@pinogrimaldi.com
PUBBBLICATO IL 30 DICEMBRE 2007