Enna 27/05/07 – Oggi presso la Sala Cerere, con inizio alle ore 9,30, seconda ed ultima giornata sul convegno dedicato a Umberto Domina, uno dei maggiori scrittori umoristi italiani del novecento, scomparso appena un anno fa a Milano. Il meeting, organizzato dalla Provincia Regionale, dall’Università Kore e dal quotidiano “La Repubblica” ha voluto essere un omaggio all’autore di tante opere letterarie e di testi radiofonici e televisivi di successo per i quali Enzo Biagi, suo estimatore e amico, lo definì “scrittore dall’humor tipicamente inglese”, lui che era “un meridionale trapiantato a Milano”, come soleva dire agli amici.
Umberto Domina nacque a Enna il 15 settembre 1921, dove frequentò lo storico liceo “Napoleone Colajanni”. Sognando il nord come tutti i giovani meridionali, si trasferì a Torino dove frequentò la facoltà d’ingegneria , poi abbandonata, ma conseguendo infine la laurea in dottore in legge. Approdato a Milano, collaborò da subito a quotidiani e riviste a diffusione nazionale. Nel 1953 sposò in San Babila Nenè Antonini che ha presenziato ai lavori delle due giornate del convegno dal titolo “Umberto Domina: l’umorista inquieto”. Intorno agli anni ’60 cominciò ad avere successo facendosi conoscere dal grande pubblico, ricevendo premi e riconoscimenti. Viene ora celebrato nella sua città d’origine per iniziativa di una testata giornalistica, “La Repubblica”, tra le più affermate nel territorio nazionale. In occasione della consegna del “Premio Euno”, conferitogli nel 1998 dal Kiwanis Club di Enna, così si espresse: “Sono felice e sono felice di esserlo e questo, che può sembrare un gioco di parole, esprime il sentimento che provo nel ricevere il Premio Euno di cui sono veramente orgoglioso”.
“Si è vero Umberto è stato sempre innamorato della sua città natale – ha dichiarato la moglie Maria Maddalena Antonino – Ritornava sempre con piacere, abbiamo passato qui vacanze serene e splendide; teneva unito questo cordone ombelicale con la sua città, non dimenticava i suoi amici, i suoi compagni di scuola, un affetto genuino nel ricordo della sua terra”.
Pubblicato 27 maggio 2007