Regalbuto. Dopo la tradizionale visita ai ‘sepolcri’ del Giovedì Santo, il giorno dopo, alle ore 11, nell’antica chiesa di S.Sebastiano (risalente al XV secolo) un impressionante Cristo, traboccante di sangue, viene condotto, dalle due confraternite, alla chiesa Madre.
Nel tardo pomeriggio un predicatore, vuole la tradizione forestiero, ai fedeli enuncia sette prediche, corrispondenti alle sette parole del Signore. In serata il Cristo viene schiodato dalla Croce e deposto nel ‘tumuletto’.
Sarà poi portato a spalla dai confrati del SS.Sacramento, seguito dall’Addolorata, portata sempre a spalla, dalle donne. Durante tutto il tragitto della processione vengono eseguite “le ladate” (lamenti) dei cantori accompagnati dalla marcia funebre della banda. A tarda notte, dopo l’ultima predica, la partenza dei fercoli: l’Addolorata torna nella chiesa di S.Maria, la Croce e il Cristo a S.Sebastiano.
Canti a cura di Pino Biondo
LA SIMÀNA SANTA (La Settimana Santa)
Esecuzione vocale:prima voce solista, Vito Bentivegna (anni66); seconda voce , Vincenzo Leanza (anni72); terza voce, Giuseppe Maggio (anni 65); coro, Francesco D’Amico (anni 61), Vito Di Pasquale (anni 62), Gaetano Giardina (anni 49), Salvatore Musarra (anni 59), Antonino Stancanelli (anni 44), Silvestro Fisicaro (a.60),Antonino La Bruna (anni 68), Emanuele Taverna (anni 75).
Trascrizione:Angelo Plumari.
Di luni s’incumincia iu ran chiantu
tra chiantu e chiantu la simana scura
iu marti ca iu passiu iu passiu santu
iu miercuri è la Santa Quarantana
di iuovi iu pigliaru a Cristu Santu
lu venniri è di lignu la campana
iu sabbitu Maria sparmà iu mantu
duminica Gesuzzu in cielu acchiana
ora ca siemu iunti a Cristu Santu
finìu la Santa Quarantana.
Lunedì comincia il gran pianto, fra un pianto e l’altro la settimana termina. Il martedì è la passione, la passione santa, il mercoledì terminano le quarantore. Giovedì Cristo Santo fu catturato, il venerdì è di legno la campana. Il sabato Maria allarga il mantello, domenica Gesù sale in cielo.