Attraverso questo libro l’autrice Beatrice Vacirca Arena ci accompagna in un luogo in cui la tradizione la fa da padrona e ciò viene evidenziato anche dall’uso continuo del dialetto siciliano.
Protagonisti quasi assoluti di tutto il libro sono gli emigranti che lasciano la loro terra originaria del Sud per cercare “fortuna” al Nord, soprattutto per quanto riguarda il lavoro e di conseguenza anche la sfera privata.
Inevitabilmente il ritorno a casa si rivela ogni volta particolare, in quanto ricco di ricordi, situazioni ed eventi che non lasciano spazio alle parole, quanto più alla sfera dei sentimenti.
“Cu nesci rinesci: Chi esce riesce”: un libro scritto in modo accurato, a volte forse un po’ complicato per chi non conosce il dialetto siciliano, ma assolutamente ironico, pungente e divertente.
“Cu nesci rinesci: Chi esce riesce”: un libro che narra di vita vera, che riporta indietro nel tempo, ai primi emigranti, figure comunque non troppo distanti dal mondo odierno.
“Cu nesci rinesci: Chi esce riesce”: un libro attuale, che regala aneddoti a volte seri ed altre volte più frivoli, ma assolutamente veri e sentiti.
“Cu nesci rinesci: Chi esce riesce”: un libro che merita un seguito dalle mani della brava autrice.
“Cu nesci rinesci: Chi esce riesce” di Beatrice Vacirca Arena
Bonfirraro Editore – Pagg. 159 – ISBN: 978 88 6272 015 1
Beatrice Vacirca Arena è nata a Valguarnera nel 1943. Dopo il matrimonio è andata a vivere a Torino. Dieci anni dopo si è trasferita nella collina torinese, dove ancora risiede. Ha tre figli sposati e tre nipotine. La passione per i libri è stata viva sin dall’infanzia e con la lettura ha avuto un rapporto d’amicizia stretto, autentico, di quelli che non deludono mai.
Nel 1998 ha pubblicato presso la GET di Torino “CU NESCI RINESCI”, ristampato tre volte, premiato al concorso “Orso di Biella”, uscito, nel 2009, in seconda edizione, da Bonfirraro Editore.
Tutto ciò che esce dalla sua penna non è mai frutto di fantasia quando piuttosto di una attenta analisi della realtà nelle molteplici sfaccettature dei destini individuali.
In questa “Antologia” infatti, sulla falsariga di “ANTOLOGIA DI SPOON RIVER” di Masters, racconta sinteticamente personaggi che ha conosciuto di persona e non.