In estate, un fastidio di non poco conto è costituito dagli insetti. Ma questi animali, che rappresentano circa i due terzi degli organismi presenti sulla Terra, sono solo un problema?
“Solo una piccolissima parte causano danni diretti o indiretti all’uomo. Queste specie dannose fanno però notevoli guai, tanto da essere percepite come dominanti”, spiega Roberto Pantaleoni, dell’Istituto per gli studi degli ecosistemi (Ise) del Cnr e docente dell’Università di Sassari. “Ci si dimentica, o non si sa, che gli insetti sono basilari in quasi tutte le catene alimentari terrestri e di acqua dolce, sono essenziali per il riciclo della sostanza organica, impollinano gran parte delle piante con fiori. La loro scomparsa provocherebbe un danno ecologico di proporzioni inimmaginabili, con l’arresto delle principali produzioni agricole, e comprometterebbe la vita sulla Terra come la conosciamo ora”.
L’estate non è comunque la stagione più favorevole agli insetti, che preferiscono la primavera e l’autunno. Tipiche di questo periodo sono cicale e zanzare. “Le zanzare cercano le loro ‘vittime’ in presenza di segnali involontariamente lanciati dal bersaglio, come gli odori, la respirazione, il calore e l’umidità emessi”, prosegue il ricercatore dell’Ise-Cnr. “È vero che sono più aggressive alcune specie, come la ‘zanzara tigre’, introdotte di recente nel nostro Paese”.
La puntura degli insetti non comporta rischi di allergie. “Leggendo le statistiche in modo corretto si desume che sono più diffuse le allergie da peli di cani e gatti da pollini, saponi e altri prodotti per la cura della persona”, sottolinea Pantaleoni. “Esistono poi situazioni particolari nelle quali piccoli insetti come gli Psocotteri, ma soprattutto i loro stretti parenti, gli acari, possono causare problemi in soggetti predisposti. Solo nelle persone allergiche, infine, la puntura di Imenotteri aculeati (vespe, api e altri) può avere conseguenze gravi e il caldo peggiora l’eventuale stato di malessere di chi ne è afflitto”.
Ma come si possono evitare le punture di zanzare? “Le piante dette zanzarifughe, come il rosmarino e le altre piante aromatiche, hanno effetti minimi se non nulli nel tenerle lontane”, precisa l’entomologo del Cnr. “Il modo migliore per difendersi è attrezzarsi con zanzariere, altrimenti non resta che ricorrere ai prodotti chimici di uso domestico (spray, spirali, fornellini elettrici) che però non giovano alla salute di chi ne viene a contatto. Contro le specie esofile (cioè che pungono all’aperto) diurne, invece, non vi è altro mezzo che utilizzare lozioni insettifughe. In casa inoltre è importante eliminare eventuali microfocolai domestici, come sottovasi di piante e bacinelle”.
Insomma, la lotta alle zanzare non è un’operazione banale. “La lotta adulticida, esclusivamente chimica, andrebbe limitata a casi d’emergenza, mentre la lotta antilarvale, che può avvalersi di preparati microbiologici, è la colonna portante di un buon programma di controllo. Non vanno trascurati in questi casi gli interventi di bonifica ambientale e quelli di tutela dei predatori di zanzare, come pipistrelli e uccelli insettivori”, conclude Pantaleoni.
Filippo Flamini CNR