La pianta del cacao ha origini antichissime e, secondo precise ricerche botaniche si presume che fosse presente più di 6000 anni fa nel Rio delle Amazzoni. I primi agricoltori che iniziarono la coltivazione della pianta del cacao furono i Maya solo intorno al 1000 a.C.
Una serie di studi da parte di medici, nutrizionisti, psicologi, farmacologi ha riabilitato le qualità del cioccolato accertando su base scientifica i suoi effetti benefici. Pur restando un alimento da consumare con moderazione per il suo apporto calorico (530 calorie l’etto), il cioccolato ha le seguenti e importanti qualità:
• Compatte i radicali liberi grazie agli antiossidanti, presenti nei semi di cacao, con funzione protettiva nei confronti del cancro, dell’invecchiamento, dell’Alzaimer, del Parkinson, dell’artrite.
• Azione cardioprotettiva in quanto migliora la funzione vascolare coronaria per azione del potente antiossidante polifenolo;
• Riduce la pressione sistolica detta “massima”;
• Determina una riduzione dell’aggregazione piastrinica;
• Migliora il metabolismo glucidico;
• Abbassa il tasso di colesterolo nel sangue grazie alla buona quantità di grassi insaturi;
• Stimola la produzione cerebrale di serotonina che come sedativo naturale aumenta la resistenza allo stress emotivo;
• Aiuta nello stato depressivo grazie al suo contenuto di feniletilammina;
• Stimola il cervello a produrre beta-endorfine. Questi neurotrasmettitori generano appagamento e innescano un sistema di “rinforzo emotivo”.
• Fornisce energia grazie all’alto contenuto di zuccheri e grassi nonché alle sostanze stimolanti come teobromina e caffeina;
• Apporta all’organismo la fenilalanina che è un amminoacido essenziale.
Quindi sì al consumo costante e moderato del cioccolato fondente in tutte le età, avendo l’accortezza di non abbinarlo al latte, perchè sarebbe annullato l’effetto degli antiossidanti in esso contenuti.
dott. Rosario Colianni