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Una donna sul podio del Teatro Massimo: l’inglese Julia Jones

Julia JonesPalermo. Nuovo appuntamento della Stagione concertistica 2013 del Teatro Massimo: ospite sul podio il direttore inglese Julia Jones, una fra le bacchette più amate di oggi nel repertorio operistico classico e in quello sinfonico della prima metà del Novecento, Sabato 5 ottobre alle ore 18:30.

Il programma è dedicato alla Francia e ad alcuni compositori che hanno legato la loro carriera alla capitale francese: Debussy, Berlioz e Stravinskij. L’apertura è affidata al Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy (1892-94), quindi l’Ouverture caratteristica Le Carnaval Romain op. 9 di Hector Berlioz (1843) e i Nocturnes di Debussy (1892-94; “Nuages”, “Fêtes”, “Sirènes”). Nella seconda parte invece Pétrouchka di Igor Stravinskij nella versione del 1947.

Il Coro del Teatro Massimo impegnato in “Sirènes” di Debussy è diretto da Piero Monti.

Nel suo Prélude, ispirato al testo poetico Après-midi d’un faune di Mallarmé, Debussy crea atmosfere strumentali che riproducono l’intenso erotismo dei versi, evocano il fauno, la melodia che egli suona alle ninfe che lo circondano, e il clima oppiaceo del quale è imbevuto questo mondo immaginario. L’esecuzione odierna rientra nelle manifestazioni organizzate in questi giorni dal Teatro Massimo per ricordare il cinquantesimo anniversario del primo Incontro del Gruppo 63 nell’ambito delle Settimane Nuova Musica, un festival che si svolse a Palermo dal 1960 al 1968: il 28 maggio del 1961, nella seconda delle Settimane, René Leibowitz – allievo ed esegeta di Schönberg – diresse qui un concerto dell’Orchestra del Massimo che si apriva con il Prélude di Debussy, quindi l’Adagio dalla Sinfonia n. 10 di Mahler, la Passacaglia op. 1 di Webern e la Begleitungsmusik op. 34 di Schönberg.

Hector Berlioz compose l’ouverture Le Carnaval Romain come brano sinfonico da concerto nel 1843. Sono evidenti alcuni materiali melodici dall’opera Benvenuto Cellini ed è celebre l’assolo di corno inglese; la caratterizzazione “romana” deriva poi dal ricorso arcaizzante al ritmo di danza del saltarello. Nella partitura del trittico dei Nocturnes – scritti tra il 1892 e il 1894 ma pubblicati

con ulteriori revisioni nel 1900 – Debussy annotò che “il titolo di Notturni va considerato in senso generico e, più specificamente, decorativo. Non si tratta di designare la forma consueta del Notturno ma tutte le diverse impressioni e gli effetti speciali di luce che l’ambiente suggerisce”. “Nuages” allude all’aspetto immoto del cielo e al lento, solenne moto delle nuvole; “Fêtes” presenta un ritmo di danza vibrante dell’atmosfera pregna di bagliori di luce;“ Sirènes” intona invece il mare col suo ritmo incessante e, fra le onde argentine per la luce lunare, porge all’orecchio il canto misterioso delle sirene.

“Componendo – racconta Stravinskij nelle Chroniques de ma vie – avevo in mente l’immagine precisa di un fantoccio, improvvisamente scatenato, che esaspera la pazienza dell’orchestra con cascate di diabolici arpeggi. L’orchestra, a sua volta, reagisce con minacciose fanfare. Ne consegue una tremenda colluttazione, che arrivata al parossismo, termina con l’afflosciarsi dolente e lamentoso del povero fantoccio” che si sarebbe poi chiamato Pétrouchka, immortale ed infelice eroe di tutte le fiere. Djagilev convinse il compositore ad ampliare il progetto originale di pezzo per pianoforte e orchestra in un balletto. Il debutto avvenne allo Châtelet di Parigi il 13 giugno 1911, con la coreografia di Mikhail Fokin realizzata da Vaclav Nižinskij e Tamara Karsavina. Nel 1947 Stravinskij ne preparò una versione da concerto con un organico piu` ristretto con un finale in “fortissimo” da aggiungere alla quieta e un po’ ambigua conclusione originale.

Julia Jones direttore

Il direttore d’orchestra inglese Julia Jones si esibisce regolarmente nei maggiori teatri d’opera europei, fra i suoi recenti successi Così fan tutte e Die Zauberflöte (Royal Opera House Covent Garden), Die Entführung aus dem Serail e Idomeneo (Semperoper di Dresda), La traviata (Welsh National Opera).

Dal 1998 al 2002 è stata Direttore Principale all’Opera di Basilea, quindi Direttore Principale al Teatro Nacional de Sao Carlos di Lisbona e alla Orquestra Sinfnica Portuguesa (2008-2011). Quindi è stata direttore ospite della Staatsoper di Berlino (Otello, Aida,La traviata), della Wiener Staatsoper (Die Zauberflöte, La bohème, Così fan tutte), della Hamburgische Staatsoper (Macbeth, Otello) e della Volksoper di Vienna (Don Giovanni, Carmen). è regolarmente ospite della Oper Frankfurt e si è esibita anche all’Opéra du Rhin di Strasburgo e al Festival di Salisburgo (Die Entführung aus dem Serail). Il suo debutto italiano è stato al Teatro Comunale di Firenze con Lohengrin. Ha diretto anche nei teatri d’opera di Melbourne, Sydney, Toronto e Washington, al Liceu di Barcelona e al Gran Teatro di Ginevra

In ambito concertistico ha guidato orchestre come la Staatskapelle Dresden, la Filarmonica di Amburgo, la Montreal Symphony, la Scottish Chamber Orchestra, l’Orchestre Philharmonique de Strasbourg, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e quella del Teatro Carlo Felice di Genova, nonché la New Zealand Symphony Orchestra, l’Orchestre National de Belgique, la Netherlands Symphony Orchestra, oltre a concerti coi Bochumer Symphoniker di cui è stata “Artist in Residence” nel 2010.

Fra i suoi prossimi impegni Otello a Bordeaux, Fidelio alla Volksoper di Vienna e concerti con la Netherlands Symphony Orchestra e la Tonkünstler-Orchester di Vienna.

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