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Palermo. “Buono per l’inganno” al teatro Franco Zappalà

maurizio-BolognaPalermo – Dopo i successi delle proprie produzioni musicali al Teatro Franco Zappalà torna la prosa con una divertentissima commedia dai toni popolari. Una commedia moderna dal sapore tutto palermitano.

Dal 12 aprile arriva sulle scene “Buono per l’inganno” di Nino Zappalà, illustre direttore Artistico del teatro che porta il nome della sua famiglia, la quale dopo 5 generazioni oggi lotta, insieme a tutto il settore culturale in Sicilia, per far vivere l’arte del Teatro e donarla a tutti coloro che vogliono apprezzarla.

La prima dello spettacolo andrà in scena Sabato 12 aprile alle ore 21,30 e vedrà quattro repliche:

domenica 13 aprile alle ore 18,30, giovedì 24 aprile alle ore 18,00, sabato 26 aprile alle ore 17,30 e domenica 27 aprile alle ore 18,30.

Nel cast troviamo l’esilarante e poliedrico artista Maurizio Bologna che tutto il pubblico ricorda per la sua partecipazione durante la stagione 2011/2012 nel “Cortile degli Aragonesi” e per l’interpretazione magistrale durante la stagione teatrale in corso del Dott. Della Ragione nel “Sindaco del Rione Sanità di E. De Filippo. In questa commedia brillante la parte affidata al suddetto artista che interpreterà il compare Totò è particolarmente adatta alla sua vivacità.

Con altrettanto brio egli sarà affiancato da Silvana Di Salvo, attrice capace di ricoprire innumerevoli ruoli con estrema leggerezza, Danilo Zisa, Antonella Mucè, Paolo Tutone, Paolo Bellante e l’amata Grazia Zappalà Ancora una volta la regia dello spettacolo è del M° Franco Zappalà.

Allestimenti scenici Giovanni Vallone, costumi di Domenica Alaimo, Audio e Luci di Piero e Mirko Lo Iacono.

La storia è ricca di divertenti intrecci e il progressivo crescendo narrativo fa sì che non ci siano pause nel ritmo dell’azione scenica. L’amore e gli interessi economici sono al centro della vicenda anche per i non protagonisti. E’ evidente che gli equivoci si susseguiranno senza tregua.

La trama ruota principalmente intorno a Salvo e Stefania, presunti ereditieri e i loro amici e vicini di casa Totò e Angela.

Attorno ad essi ruotano varie figure come il fratello di Angela, il medico Franco e l’importantissima figura della zia americana Lucia, ruolo chiave del lavoro teatrale.

Salvo, affinché possa ricevere in donazione i beni della vecchia zia americana, costretto dal volere della stessa, dovrà fingere di essere sposato con la moglie del gelosissimo compare, il quale scambia la propria moglie con l’amico provocando una serie di divertenti lazzi, situazioni imbarazzanti e colorite esclamazioni.

Lo scompiglio provocato dalla presenza della zia crea un notevole trambusto nella tranquilla esistenza dei quattro amici e l’ingannevole scambio delle coppie sarà alla fine, la ragione di un sorprendente finale dove insieme all’amore, la beffa sarà protagonista assoluta della commedia

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