Numeri da Premier

A chi dovesse mai ricevere il premio fedeltà degli 80 euro post elettorali, per cui la copertura a ora pare più aleatoria che strutturale, vorrei suggerire di non spendere tutta la somma perché essendo stata abolita la detrazione del coniuge a carico, equivalente a 65 euro, degli 80 di euro ne rimarrebbero solo 15… pure lordi, però qualora si decidesse di acquistare un libro da un euro e un pezzo di pizza a portar via da un euro e cinquanta, la promessa del Magnifico non verrebbe disattesa, anzi. Lode dunque al Re/sindaco che per amor di battuta mischia il Def con la fede laziale/romanista del ministro, il cui nome suscita sempre un dibattito sull’opportunità della giusta caduta dell’accento. Lode a chi scavalcando il dogma dell’articolo 18 dello statuto PD, detta le liste dei candidati alle Regioni, dal Piemonte dove si voterà per rimpiazzare la giunta plurimputata, alla Toscana, dalla Puglia al Veneto, dal Friuli Venezia Giulia alla Valle d’Aosta e in ultimo impone alle europee cinque capolista donne: IUHHHHHHHH!!! Intanto mentre la Francia posticipa di dieci anni l’inizio dei lavori per la TAV, impiegando questo periodo per analizzare attentamente il rapporto costi benefici, l’Italia da questa parte del tunnel i lavori li comincia, con buona pace dei cittadini che quell’opera proprio non la vogliono e della spesa ingente che quell’opera comporta; intanto dalla S.p.a. per lo Stretto di Messina sciolta nel 2012, dopo 32 anni di non far nulla e 300 milioni di spese, cominciano a venir fuori i primi pensionati. 50 erano gli “schiffarati” che curavano il ponte, di questi 36 dopo lo scioglimento vennero assorbiti da Anas e 14, ancora ora, ne curano la liquidazione; intanto l’impresa che si aggiudicò i lavori, per la realizzazione del sogno berlusconiano, ora pretende 700 milioni di euro per il mancato guadagno; intanto l’acquisto degli F35 è stato garantito al caro Obama e per rassicurarlo il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha cominciato pure lo shopping di alcune parti di essi, anticipando le compere previste per il prossimo anno…. non si sa mai, metti che qualcuno se ne dovesse pentire, ma del partito che ha sempre vantato una diretta interazione fra la base e il vertice e che a Grillo e Berlusconi ha puntualmente rimproverato il basso tasso di democrazia interna che ne è stato?


Gabriella Grasso