Catania – «Gestione gratuita degli impianti sportivi comunali e trasferte degli atleti sovvenzionate dalla Regione: è la ricetta politica per salvare lo sport in Sicilia, per difendere le sue ricadute sociali ed economiche nel territorio». Suonano come un fischio d’ammonizione le richieste dei dirigenti e degli atleti delle 17 società sportive etnee d’eccellenza del consorzio “Catania al Vertice”, che questa mattina (28 aprile) ha riunito decine di squadre in Piazza Stesicoro, per un “allenamento di protesta” che possa interrompere il silenzio sulla problematica da parte delle istituzioni locali e nazionali.
Palleggi, passaggi, tifo corale, striscioni, riscaldamento e fischietti come un S.O.S. da parte delle maggiori discipline che negli anni hanno reso gloriosa la Catania sportiva in Europa. Eppure «il nostro diritto a giocare si esaurisce partita dopo partita, con il rischio di chiudere i campi e abbandonare obbligatoriamente i campionati, dove finora ci siamo distinti per talento e passione – ha affermato il presidente di Catania al Vertice Nello Russo – la Regione ha azzerato i piccoli sostegni rimasti, mentre i Comuni fronteggiano altre emergenze sociali accantonando le nostre esigenze, come se lo sport non facesse parte del Welfare. Gli impianti sportivi catanesi dove a fatica ci alleniamo sono strutture fatiscenti, per nulla sicure, spesso inadeguate, eppure costano alle società 300mila euro all’anno. Una cifra esorbitante che, se estinta, potrebbe consentirci di tornare in campo. Ci aspettiamo dal sindaco Bianco un segnale di rispetto e stima per quello che abbiamo dato a questa città e che potremo dare anche in futuro. Solo da una grande alleanza tra le società e le istituzioni potranno nascere grandi successi».
E mentre studenti e cittadini si riuniscono nella piazza per dimostrare la loro vicinanza ai campioni, nelle maglie delle squadre che gli atleti indossano con fierezza si nota la scarsa presenza di sponsor commerciali: «La mancanza di finanziamenti privati è un ulteriore penalizzazione – sottolineano i giocatori – meritiamo sportivamente di partecipare alle maggiori serie, ma siamo costretti a giocare nei gironi più bassi perché non riusciamo più a fronteggiare le spese delle trasferte. Non abbiamo campi d’allenamento a cui poter affidare il nostro valore di appartenenza alla città e al territorio, spesso ci spostiamo con tutta l’attrezzatura da una parte ad un’altra compromettendo le nostre performance agonistiche».
Le convenzioni per gli impianti sportivi saranno all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Catania proprio nelle prossime settimane, come annunciato dal consigliere Sebastiano Arcidiacono: «Il Comune, è noto, deve rispettare un piano economico di rientro, tuttavia non mancherà il massimo sforzo da parte nostra per preservare lo sport e il suo straordinario valore pedagogico».
Un supporto solidale arriva dai vertici del Coni Sicilia, intervenuto con la presenza del vicepresidente Orazio Arancio: «È un diritto per le nostre squadre essere al pari con le altre regioni d’Italia. Siamo consapevoli della crisi che colpisce il nostro territorio, ma ben vengano tutte le proposte e le iniziative che consentano ai nostri ragazzi di praticare attività sportive. Non si tratta di una battaglia contro le Amministrazioni ma di uno sprone per trovare insieme la soluzione più adeguata».
Le società di “Catania al Vertice”
– Amatori Rugby Catania
– A.S.D. Blue Team (nuoto)
– Catania Beach Soccer
– Catania Calcio a 5
– Circolo Canoa Catania
– Coordiner Club A.S.D. Pallavolo
– Elephants Catania (football americano)
– Jomar Club Catania (canottaggio)
– Polisportiva nautica Katana (canottaggio)
– Sporting Club Ognina (canottaggio)
– Polisportiva Muri Antichi Catania (pallanuoto maschile)
– Nuoto Catania
– Olympia Basket Catania
– Orizzonte Catania (pallanuoto femminile)
– A.S.D. Pallavolo Sicilia
– PGS Risurrezione (pallamano)
– Polisportiva Canottieri, Canoa Polo femminile