sabato , Luglio 27 2024

Palermo. Al Teatro Biondo “Le voci di dentro” diretto dal premio Oscar Toni Servillo

le voci di dentroTutto nasce da un sogno, o forse da una realtà sognata o da un incubo che avrebbe potuto realizzarsi, chissà se il povero Amitrano; amico di Don Alessandro; sia morto veramente, fatto sta che lui, potrebbe giurarci sopra ch’è successo, ha trovato i documenti che lo testimoniano e pure il luogo dove sta nascosto: dai suoi vicini di casa, i Cimmaruta, messi tra l’altro a dura prova dalle provocazioni di Don Alberto e dal fratello Carlo. I morti o non più vivi, restano incollati alle coscienze sporche di chi non accetta più i sani consigli ma agisce in malafede, basta un rumore, un suono di campanello, una voce udita da chissà dove per dimostrarlo.

L’arresto della famiglia Cimmaruta tuttavia, invece di dare sollievo a Don Alberto, lo catapulta in una nera angoscia. E se si fosse trattato di un sogno? E se si fosse sbagliato? Nella possibilità che anche lui venga arrestato; per calunnia nel caso in cui la famiglia Cimmaruta una volta rilasciata decidesse di denunciarlo; il fratello tenta di ottenere nel minor tempo possibile la piena disposizione dei beni di famiglia. Ed ecco che le voci di dentro cominciano a scalfire la fiducia di Don Alberto verso il genere umano. L’andirievieni in casa sua di tutti i Cimmaruta, che invece di difendere il proprio nucleo, gettano sospetti,illazioni e accuse l’uno contro l’altro, è segno di una civiltà che non v’è più, d’un dialogo tra gli uomini ch’è andato perduto insieme alla ricerca di se stessi. Don Alberto, interpretato da un imperante Toni Servillo, è disorientato, incupito, amareggiato perchè anche se Amitrano non è mai morto ma solo allotnanatosi temporaneamente da casa, il delitto è stato commesso lo stesso. “Perché siete assassini … in mezzo a voi magari ci sono pure io e non me ne accorgo. L’assassinio lo avete messo tra le cose probabili, nel bilancio della famiglia”. Una previsione quasi, che non sciocca, ma dal quale si cerca in tempo di discolparsi o trovare il colpevole.

La commedia “Le voci di dentro” scritta da Eduardo De Filippo nel secondo dopoguerra svela l’annullamento quanto mai attuale della stima fra le persone, da quella familiare a quella nazionale e addirittura internazionale, la sempre più complessa e delicata convivenza tra i popoli del mondo lo dimostra .

E Toni Servillo, coglie in questa perdita dei valoro nel mondo contemporaneo, l’opportunità per restituire al proprio pubblico; ancora ammaliato dalla visione dell’attore “cinematografico” e non già teatrale; l’importanza di ascoltare la propria voce di dentro.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Biondo sino all’11 Maggio.

Regia Toni Servillo, scene, Lino Fiorito; costumi, Ortensia De Francisco

Interpreti: Chiara Baffi, Betti Pedrazzi, Marcello Romolo, Peppe Servillo, Toni Servillo, Gigio Morra, Lucia Mandarini, Vicenzo Semolato, Marianna Robustelli, Antonello Cossia, Daghi Rondanini, Rocco Giordano, Maria Angela Robustelli, Francesco Paglino

Produzione Teatri Uniti / Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa / Teatro di Roma

in collaborazione con Théâtre du Gymnase, Marseille.

Livia D’Alotto

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